«VENITE, BENEDETTI DEL PADRE MIO»
Oggi, ultima domenica dell’anno liturgico, ci viene presentato il giudizio finale. Cristo sarà il giudice glorioso di tutti gli uomini. E il giudizio verterà su quello che avremo fatto a lui, presente nei poveri e nei piccoli, che egli chiama suoi fratelli.
COME Gesù manifesta il suo essere re? La Scrittura offre delle chiavi di lettura. Nell’immagine del pastore che raduna le pecore, la regalità di Gesù si manifesta come custodia amorosa e personale del gregge (I Lettura).
Il Vangelo mostra Gesù come Giudice glorioso, rimarcando la serietà della vita; ma il Giudice è Colui che ci ha dato la vita, mostrando il suo amore fino a identificarsi con i fratelli più piccoli. Perciò il giudizio consiste nell’attuazione («Venite, benedetti del Padre mio») o nel fallimento («Via, lontani da me, maledetti») della relazione con Cristo, vissuta nella concretezza della relazione d’amore con i “piccoli”.
Ecco il criterio per la nostra responsabilità e per incontrare Gesù re e giudice: vivere la carità.
San Paolo indica un altro aspetto di Gesù re: la vittoria su quei nemici che non permettono all’uomo di vivere in pienezza: il peccato che ruba la vita e quella morte ultima che separa da Dio. Tale vittoria apre alla comunione con il Padre, cui Gesù «consegnerà il regno», perché «Dio sia tutto in tutti» (II Lettura).
Fr. Angelo Borghino, ofmCAP – Via
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XXXIV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
- Colore liturgico: Verde
- Ez 34, 11-12.15-17; Sal. 22; 1 Cor 15, 20-26.28; Mt 25, 31-46
Mt 25, 31-46
Dal Vangelo secondo Matteo
31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. 37Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. 40E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. 44Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. 45Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”. 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 26 Novembre – 02 Dicembre 2017
- Tempo Ordinario XXXIV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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