E’ strano che i discepoli si accorgano di avere poca fede soltanto quando Gesù intima loro di perdonare costantemente chi sbaglia e si pente. Il perdono per noi è un atto che supera le nostre forze, un atto contro natura. Perchè la nostra natura esige una ‘reazione’ non un ‘condono’.
Ecco perchè il perdono è un cantiere sempre aperto, è qualcosa che va rinnovato ogni mattina, altrimenti il rancore marcisce dentro di noi e ci fa diventare arrabbiati e infelici. Il perdono, prima di essere una delicatezza nei confronti di chi sbaglia, è innanzitutto un beneficio per coloro che lo elargiscono, perchè il perdono non solo condona, ma guarisce le ferite di chi ha subito il sopruso.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 17, 1-6
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.