Potremmo chiamarla “la battaglia dei semi” quella condotta da alcuni studiosi e agricoltori per contrastare lo strapotere delle multinazionali, che hanno concentrato la produzione sementicola nei propri laboratori e nelle proprie fabbriche. Una battaglia silenziosa, in parte sconosciuta all’opinione pubblica, ma vitale per il futuro dell’ambiente, dell’agricoltura, della nostra alimentazione, in una parola per la vita.
Proprio “Dal seme alla vita” era il titolo della serata organizzata per giovedì 5 ottobre nel Convento di S. Maria del Cengio a Isola Vicentina , durante la quale è stato possibile conoscere l’impegno di scienziati e contadini per tutelare la biodiversità nelle produzioni alimentari e come si possa valorizzare e sostenere questo “movimento” attraverso la buona tavola e sane abitudini alimentari.
Per parlarne, la “Casa dei Sentieri e dell’Ecologia Interale”, che ha promosso l’incontro, ha chiamato il genetista Salvatore Ceccarelli e il cuoco Amedeo Sandri. Il primo, figura di rilievo nel settore, ha insegnato nell’Università di Perugia, lavorato a lungo presso l’International Center for Agricultural Research in the Dry Areas (ICARDA) in Siria; e oggi collabora con molti Paesi del mondo in programmi mirati a conciliare l’aumento delle produzioni agricole con la biodiversità e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Amedeo Sandri, cuoco e scrittore, è pioniere della cucina antispreco e da sempre valorizza il cibo come primo fattore socializzante, promuovendo la difesa della cultura rurale attraverso la rivisitazione di piatti tipici e la pubblicazione di libri di ricette tradizionali.
La serata è stato il secondo appuntamento del ciclo “Terra, Cibo e Vita”, realizzato in collaborazione con A.Ve.Pro.Bi (Associazione Veneta Produtori Biologici) e l’Associazione medici per l’ambiente ISDE (International Society of Doctors for Environment). Il successivo appuntamento è fissato per giovedì 23 novembre con la conferenza “Guarire la terra per guarire l’uomo” che avrà come relatori il medico Giovanni Beghini (cofondatore della sezione veronese di ISDE) e l’agricoltore biologico Mauro Zanini.