Gesù ci mette in guardia dai facili entusiasmi e anche dal bisogno di fare la “conta” dei suoi seguaci: seguire Gesù non è semplice, bisogna andare oltre ogni propria aspettativa ed interesse essendo disponibili a donare tutta la propria esistenza alla volontà di Dio.
Poesia
Io lo capisco quello che dici sull’amore.
Io amo così.
Me lo hai insegnato tu.
Tu mi ami così.
Se è amore.
Viene prima di tutto.
È tutto.
Non ho nulla di più prezioso di te.
Non amo altro che te.
Amarti è seguirti tutta la vita.
Amarti è un viaggio lungo.
Devo partire leggera.
Devo tenermi leggera.
Nessuna ricchezza a pesarmi nelle tasche.
Nessun legame a fermarmi.
Se è amore è tutto.
Se è amore ha un solo nome.
Se è amore siamo io e te anche in mezzo alla folla.
Tutta me, appresso a te.
Questo mi ha fatto il tuo amore.
Mi ha fatto prendere la vita con tutti i miei amori, con tutte le mie croci, e me l’ha fatta mettere nei tuoi passi, nelle tue parole, nella tua strada, nella tua casa.
Non ti amo più della mia vita perché tu sei la mia vita.
Tutta.
Piena.
Innamorata.
Traboccante.
Incollata a te.
Amarti è un sogno che ha gambe per seguirti, braccia per stringerti, giorni da passare con te, amori da condividere con te, baci per noi.
Amarti è un sogno che ho tra le mani e faccio e farò tutti i conti necessari per farlo diventare un capolavoro d’amore, una vita d’amore.
Prenderò la mia croce e la porterò con te.
Prenderò il mio nemico e mi accorderò con lui.
Non voglio perdere tempo.
Non voglio perdere vita.
Perché vita e tempo li ho dati a te.
Li vivo con te.
Sei tu.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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