Il Vangelo del Giorno, 27 ottobre 2017 – Lc 12, 54-59

Il testo ed il commento al Vangelo
del 27 ottobre 2017 su Lc 12, 54-59

XXIX Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Venerdì
  • Il Santo di oggi: S. Evaristo; S. Gaudioso; B. Bartolomeo di Breganze
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Insegnami, Signore, i tuoi decreti.
  • Letture del giorno: Rm 7, 18-25; Sal.118; Lc 12, 54-59
  • Calendario Liturgico di Ottobre
Lc 12, 54-59
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

I segni dei tempi e i segni di Dio.

I progressi nella scienza, vertiginosi in questo ultimo secolo, consentono agli uomini di scrutare sempre meglio i segni dei tempi. Pare che non esistano più barriere per l’intelligenza umana: pare che ormai siamo in grado di trovare la spiegazione di tutto ciò che ci accade intorno, sia nel bene che nel male. In misura diversa ciò accadeva anche ai tempi di Gesù; gli scribi e i farisei, i suoi avversari di sempre, cavillando e ragionando a modo loro, emanavano sentenze e si ritenevano depositare si quasi tutte le verità.

Il rimprovero del Signore: «Ipocriti! Sapete giudicare l’aspetto della terra e del cielo, ma questo tempo non sapete giudicarlo» risuona anche per noi con grande attualità. Anche oggi si vuol vedere tutto con un solo occhio, quello più debole e fallace della ragione e si rifiuta di scrutare gli eventi con l’occhio della fede. Ci si priva così di rendere sacra la nostra storia, non la si vede come guidata e redenta da Dio, ma tutto si riduce a squallida cronaca di stile giornalistico.

Si rimane così nella inevitabile condanna dei contini conflitti, che ostacolano la pace con Dio e tra gli uomini. Non dovremmo ridurci ad aprire gli occhi solo in occasione di fatti tragici e violenti!

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