Commento al Vangelo del 21 ottobre 2017 – Paolo Curtaz

 Possiamo tapparci le orecchie e chiudere gli occhi davanti all’evidenza, possiamo drammaticamente e ostinatamente chiudere il nostro cuore all’accoglienza della Parola, possiamo girare lo sguardo dall’altra parte e rifiutare la presenza di Dio.

Dio opera ed agisce con discrezione nella nostra vita, certo, ma possiamo trovarci davanti all’evidenza e non accogliere la sua proposta di amore. Allora il nostro cuore si chiude all’azione dello Spirito Santo e non siamo più capaci di volare alto, di scoprire la nostra vera identità, il grande progetto che Dio ha sul mondo… che peccato! Il peccato contro lo Spirito è l’ostinato rifiuto di aprire gli occhi davanti alla misericordia e ci precipita in una cecità insormontabile che Dio rispetta.

Anche Dio fa quel che può e non forza mai la nostra libertà. Possiamo scegliere di non conoscerlo, di non incontrarlo, di non stare con lui. Vegliamo su noi stessi, allora, guardiamoci con quanta più onestà possibile e restiamo disponibili alla conversione del cuore. E non spaventiamoci se, discepoli, saremo chiamati a rendergli testimonianza in un mondo sempre più intollerante verso la nostra Chiesa!

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 12, 8-12
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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