Il commento alle letture di sabato 21 ottobre 2017 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
A chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato
Cristo Gesù parla dal cuore del Padre, lo Spirito Santo parla dal cuore di Cristo, la Chiesa, se vuole parlare dal cuore di Cristo, che parla dal cuore del Padre, deve sempre parlare dal cuore dello Spirito Santo. Chiesa, Spirito Santo, Cristo Gesù, il Padre devono essere una sola verità. Poiché il Padre, Cristo Signore e lo Spirito Santo sono una sola Parola e un solo cuore, se vi è difformità tra il cuore e la Parola e il cuore dello Spirito Santo, è segno che la Chiesa parla dal suo cuore e non più dal cuore dello Spirito di Dio. Quando l’unità di Parola con lo Spirito di Dio viene rotta, la Parola della Chiesa non è più di salvezza, ma di perdizione, perché non è più Parola di luce, ma pensieri di tenebre infernali. L’attenzione dovrà essere sempre somma. San Paolo ammonisce i cristiani perché mai si distacchino dall’insegnamento degli Apostoli, altrimenti la loro fede è vana. Non produce alcun frutto di salvezza né per essi e né per gli altri. Solo la Parola di Cristo Gesù data nello Spirito Santo dagli Apostoli è salvezza.
Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto (1Cor 15,1-11). Mi meraviglio che, così in fretta, da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo voi passiate a un altro vangelo. Però non ce n’è un altro, se non che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo! Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo (Gal 1,6-12).
Se Gesù dice che vi è un peccato che mai sarà perdonato, né in cielo e né in terra, né dagli uomini e né da Dio, possono i discepoli di Gesù gridare al mondo che tutti i peccati sono perdonati dal Padre? Potrà mai il Padre smentire la Parola che Gesù ha attinto nel suo cuore, per dare valore di verità ad una parola che i suoi discepoli attingono nel loro cuore e la gridano come purissima verità attinta nel cuore di Dio?
Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Questo ragionamento vale per ogni altra Parola del Vangelo. Se tutte le Parole del Vangelo vengono dal cuore del Padre, potrà mai il Padre smentire una sola Parola di Cristo Gesù per dare credito alle parole dei suoi discepoli che attestano il contrario? Il Padre mai potrà smentire Gesù Signore. Sarebbe smentire se stesso. Sempre però smentirà i suoi discepoli e li smentisce con la loro sterilità spirituale. Ogni Parola da essi pronunciata non attinta nel cuore di Cristo, nello Spirito Santo, è Parola che non dona alcuna vita eterna. Lasciano il mondo nella sua morte e anche ne aggiunge altra.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vera Parola di Gesù.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 12, 8-12
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.