Vangelo del Giorno – 26 settembre 2017 – don Luigi Epicoco

«Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Che cos’è che ci rende familiari con Cristo? Che cos’è che qualifica i nostri rapporti? Il sangue? L’etnia? la cultura? I registri dell’anagrafe? No. Ciò che qualifica i nostri rapporti sono i fatti. Gesù ci tiene a dire che “madre e fratelli” per Lui sono quelli che “ascoltano e mettono in pratica”.

La parola d’ordine di oggi è questa: ascoltare e mettere in pratica; e non imparare a memoria e ripetere. Il cristianesimo non lo si manda a memoria, lo si manda nei fatti. Per noi “il Verbo si è fatto carne” e non filosofia. Dobbiamo trasformare tutto in “carne”, cioè in concretezza, diversamente non siamo capaci di amare, sappiamo solo riempirci la bocca di parole.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 8, 19-21
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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