Commento al Vangelo del 24 settembre 2017 – Charles de Foucauld

CHARLES DE FOUCAULD:
COMMENTI AL VANGELO DI MATTEO

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Gv 14,28-31

Poiché non abbiamo il Commento di Charles de Foucauld al capitolo 20 del Vangelo di Matteo, riportiamo la Meditazione 490 al Vangelo di Gv 14,28-31.

«Amo il Padre mio e, secondo quanto mi ha comandato il Padre mio io faccio».

Come sei buono, mio Dio! Non soltanto ci getti nell’amore divino con l’obbedienza a Dio, ordinandocela, dimostrandoci la sua importanza, promettendo tu stesso a noi, o nostro

Beneamato, come ricompensa, se noi l’osserviamo… ma vuoi terminare di affondarci in questa obbedienza, figlia, madre e compagna dell’amore, sia d andocene l’esempio, sia dichiarandoci che la pratichi con l’amore e che essa è in te un effetto dell’amore e legata all’amore.

Obbediamo a Dio per imitare Gesù, per obbedirgli, perché l’obbedienza è un effetto necessario dell’amore quando l’amore si rivolge a Dio… Obbediamogli amorevolmente, beatamente, con una riconoscenza infinita per ciò che egli si degna sia di permetterci sia anche di ordinarci di obbedirgli, e ci dona il mezzo per conoscere sempre la sua volontà e per poter farla sempre… Oh! felicità ineffabile per un cuore che ama! Conoscere sempre la volontà del Beneamato, poter farla sempre, ricevere da lui l’ordine di farla sempre! Tutto questo è dolce al cuore che ama! Quali azioni di grazie al nostro tenero Beneamato per tali beni!… E soprattutto al pensiero che questi beni hanno per effetto di aumentare in noi il nostro amore per lui e che il suo solo desiderio è di vedere questo amore aumentare in noi sempre più 2.

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondo  Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e dai loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 24 – 30 Settembre 2017
  • Tempo Ordinario XXV
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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