Vangelo del giorno – 14 settembre 2017 – Don Franco Mastrolonardo

Sapete qual’è il simbolo che identifica le farmacie? Un serpente che si attorciglia su un bastone. L’interpretazione comune riconosce in questo simbolo il bastone del dio Asclepio, il dio della Salute. Il serpente, dato che ogni anno cambia la vecchia pelle, è adatto a indicare il miglioramento ottenuto grazie alle cure mediche, mentre la verga, lo strumento che simboleggia l’azione dell’uomo nel somministrare le cure degli uomini.

La Bibbia ha però scelto il serpente come animale che provoca la morte con il suo veleno, ma anche capace di neutralizzare il veleno stesso. Andatevi a guardare la prima lettura di oggi dal Libro dei Numeri. In effetti il termine greco che indica il veleno del serpente ha a che fare con la farmacia: farmacos, appunto. Usato in tempi e modi opportuni il veleno del serpente, diventa miracolosamente un farmaco. Non diciamo cose astruse e neppure semplicemente mitologiche. Sappiamo bene che per vincere una malattia si inietta nel corpo malato il virus della malattia stessa in modalità opportune. E’ il veleno stesso che ci guarisce.

Ora pensiamo a Gesù. Cosa fa Gesù per vincere il virus del peccato che dilaga nell’umanità? Si fa Lui stesso virus, si fa lui stesso peccato e si lascia iniettare nell’umanità moribonda attraverso la Croce. Come Mosè nell’Antico Testamento ha innalzato il serpente, per vincere il morso del serpente, così Gesù viene innalzato sul palo, sul bastone della Croce.
E’ Lui il vero Dio della Salute, della Salvezza, il vero Farmaco dell’ immortalità.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 3, 13-17
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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