Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli». E dopo avere imposto loro le mani, se ne partì. Mt 19,13-15
Commento al Vangelo
I bambini per amare non danno qualcosa ma danno se stessi. I bambini a volte ti chiedono se li ami e ti credono se li stringi a te: così sentono che sarai accanto a loro sempre. I bambini danno sé stessi. Non sanno se sono poco o tanto per quelli che li amano, ma danno sé stessi ed imparano ad amare nella misura in cui ricevono amore così come il Padre fa con il Figlio.
Poesia
I bambini non hanno misura.
Hanno voci che si fanno sentire.
Non stanno mai fermi.
Ti corrono incontro.
Vocianti.
Urlanti.
Si sbracciano per farsi vedere. Per farsi prendere.
I bambini non hanno misura.
Come l’amore.
Umili come bambini.
Perché loro sono solo quello che sono: bambini.
Piccoli come bambini che fanno solo quello che sono: piccoli.
Chiedono una parola e una carezza.
E poi ti lasciano andare.
Perché i bambini fanno solo quello che sono: cose piccole, intime, come una parola e una carezza.
E il regno dei cieli sarà così: un posto fatto dalla tua voce e dalle tue mani.
Un posto per chi è piccolo e da accogliere.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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