La fama di Gesù risveglia in Erode vecchi incubi: “Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: “Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi””. In realtà non è difficile in un uomo che ha vissuto male e facendo il male suscitare paura e terrore. Si è sempre molto perseguitati dal male che si compie senza nemmeno scomodare il diavolo.
Perché per quanto possiamo aver fatto cose sbagliate dentro di noi continua ad esistere una coscienza che se pur provi a mettere a tacere trova il modo comunque di parlare. Gli incubi che facciamo la notte, o quegli attacchi di panico che ci prendono all’improvviso senza un perché a volte sono segno che c’è qualcosa dentro di noi di non risolto: qualche male fatto o qualche male subito, perché non sempre la sofferenza viene dal male che uno compie a volte è conseguenza del male che abbiamo subito.
Di certo però dovremmo metterci in ascolto della nostra ansia, dei nostri attacchi di panico, dei nostri incubi. E non serve nemmeno tanto uno psicologo, ma semplicemente un po’ di pazienza e di tenerezza con noi stessi. Ci accorgeremmo che c’è in noi una storia che non abbiamo digerito, forse proprio come la storia della morte di Giovanni Battista. Erode non voleva che morisse ma alla fine approva la sua decapitazione. Delle volte non abbiamo bisogno di ansiolitici ma solo di Misericordia.
don Luigi Epicoco su Facebook
Mt 14, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.