Che il massimo esponente vivente della canzone d’autore italiana, nonche’ apprezzato letterato e insuperabile narratore abbia preferito gli ameni luoghi dell’appennino tosco-emiliano alla pur amata e decantata Bologna, ormai troppo caotica e non più a “misura d’uomo” Bologna è ormai noto. Non si sa se Francesco Guccini parli ancora con gli uccelli o renda mansueti i lupi che pur affollano i suoi romanzi insieme a Loriano Macchiavelli, neanche, ma che ami osservare i passaggi e i cambiamenti delle stagioni nella natura che lo circonda è pure noto. Si potrebbe anche intitolare “San Francesco da Pavana”, e invece un nuovo libro dagli aspetti molto insoliti sul “vate” “modenese” o “bolognese”, o “pavanese” come si preferisce, si intitola: “Dio non è morto – L’altro volto di Francesco Guccini”, a cura del giornalista professionista e scrittore ternano Giancarlo Padula, a sua volta cantautore e artista multimediale come si legge dalla sua biografia. A pubblicarlo è un editore assai specializzato nel campo per il quale si possono vedere in libreria i profili dei maggiori esponenti della Canzone d’autore d.o.c italiana, da Francesco De Gregari a Franco Battiato, da Antonello Venditti a Lucio dalla, e via dicendo. (…continua a leggere su Max Granieri)