Dominiโ Anno A
In questo vangelo, Cristo dice praticamente che tutto ciรฒ che รจ la sua realtร umana, quello che si puรฒ vedere e constatare, quello รจ il cibo, perchรฉ nel mondo ebraico semitico โcarneโ indica la persona umana in tutta la sua realtร . Si chiude ogni possibilitร di una comprensione gnostica del suo messaggio, della sua vita. Non basta insegnare, spiegare la parola e poi fare lโopera che aspetta il riconoscimento degli altri. Qui Cristo dice che la sua vita, cosรฌ come la vediamo รจ questa sapienza che nutre la vita, รจ questa vita/sapienza.
In questa realtร umana si poteva scorgere che non era solo, che era mandato, che cโera sempre un Padre con cui Lui sta in dialogo, cโรจ sempre una missione. Questa vita umana che Lui vive diventa la salvezza per il mondo, per tutta lโumanitร . Tutto questo รจ la sua carne, tutto questo รจ rinchiuso nellโeucaristia, in quel pane che Lui ci lascerร : Colui che lโha mandato, lโobbedienza a Lui, che Lui fa solo ciรฒ che vede dal Padre, dice solo ciรฒ che vede dal Padre. ร questa la vita che diventa cibo per il mondo.
[ads2]Non รจ una visione ideal-pensata ma questa storia che Lui vive nella sua carne diventa cibo per ogni realtร umana. Questa sottolineatura del cibo รจ curiosa perchรฉ proprio i termini in greco ci rimandano esattamente a un masticare che fa vedere tutta la concretezza che chiude la possibilitร di ogni idealizzazione. Perchรฉ si vede che si tratta di una assunzione, di un assorbimento di quella realtร nella mia realtร e della mia nella sua. Sono solo due che hanno la vita in se stessi: il Padre ed il Figlio. โCome il Padre, infatti, ha la vita in se stesso, cosรฌ ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stessoโ (Gv 5,26). E poi dice: โCome il Padre che ha la vita ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ colui che mangia di me vivrร per meโ (Gv 6, 57).
Io allora divento ciรฒ che mangio, cioรจ vivo per Lui. Il dono si nutre con il dono; e il dono nutre il dono. Perciรฒ non รจ un dettaglio del mio vissuto che io farรฒ secondo la parola del vangelo, ma รจ cominciare a mangiare e vivere lโeucarestia come nutrimento della vita che fa di me una vita che รจ dono, perchรฉ vivo per Cristo. Come Cristo per il Padre รจ un dono per noi, cosรฌ noi ci nutriamo con un dono che ci fa dono.
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Perciรฒ รจ importante quel verbo masticando. Il pane che io mastico รจ costituito dal frutto della terra e del mio lavoro. Ed รจ proprio questo pane che diventa il Corpo di Cristo che io mangio. Lo Spirito Santo che รจ sceso sul pane e ha fatto diventare questo stesso pane il Corpo di Cristo, ora, mangiandolo fa emergere da me, dal mio vivere, il Corpo di Cristo, cioรจ la vita come comunione con tutti in un unico Corpo che รจ la Chiesa.
P. Marko Ivan Rupnik โ Fonte
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Corpus Domini
- Colore liturgico: Bianco
- Dt 8, 2-3. 14-16; Sal. 147; 1 Cor 10, 16-17; Gv 6, 51-58
Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป.
Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร in eternoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Giugno 2017
- Tempo Ordinario XI, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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