Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna
Eโ noto che nel vangelo di Giovanni manca il racconto dellโistituzione dellโEucarestia, che รจ invece presente, e molto dettagliato, nei sinottici. Probabilmente, visto che il 4ยฐ vangelo vede la luce 20-30 anni dopo gli altri, il redattore diede per conosciuto il racconto dellโistituzione e preferรฌ sostituirlo con due episodi non meno significativi: la lavanda dei piedi (cap.13) che esplicita ed esemplifica il senso del servizio insito nellโEucarestia e il fondamentale e โcentraleโ cap.6ยฐ, che contiene lโepisodio della moltiplicazione dei pani (comune ai sinottici) e soprattutto il lungo e complesso discorso โeucaristicoโ che lo segue: questo cap.6ยฐ รจ il piรน ampio discorso sullโEucarestia che troviamo nel Nuovo Testamento, una sorta di โtrattato eucaristicoโ, che non a caso รจ diventato fonte basilare di riflessione teologica sul 3ยฐ sacramento.
Sappiamo che Giovanni privilegia pochi miracoli, descritti minuziosamente e con funzione di โsegnoโ; tale รจ anche quello, strabiliante, della moltiplicazione di pochi pani e pesci fino a sfamare diverse migliaia di persone. La cosa รจ portentosa e viene subito interpretata dalla gente come segno di potenza terrena; ma non era questo il significato del โsegnoโ; รจ Gesรน stesso che lo spiega nel lungo โdiscorso di rivelazioneโ che segue e che รจ costituito da due grandi parti: nella prima Egli allude al mistero della sua persona, di cui il pane era โsegnoโ; nella seconda, da cui รจ tratta la pericope odierna, il Signore parla esplicitamente di โmangiare il corpo e il sangueโ e dunque fa riferimento al Sacramento dellโEucarestia, come, ormai unanimemente, ritengono tutti gli esegeti.
Le parole di Gesรน del v.51 suscitano unโaspra discussione tra i Giudei: โCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?โ E Gesรน di rincalzo: โChi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eternaโฆโฆ..rimane in meโฆโฆโฆvivrร per meโฆโฆโฆโฆvivrร in eterno.โ
Il linguaggio di Gesรน รจ crudamente realistico: mangiare la carne, bere il sangueโฆ.Viene da chiedersi se il Messia non potesse usare espressioni piรน attenuate, piรนโฆ. soft!
E invece varie ragioni ci fanno capire lโimportanza e lโinsostituibilitร di tali espressioni.
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[ads2]Anzitutto รจ assolutamente evidente il riferimento al sacramento dellโEucarestia, la cui celebrazione veniva compiuta ormai da vari decenni nellโambito delle comunitร cristiane.
Eโ chiara la corrispondenza tra โchi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eternaโ (v.54) e la formula dellโistituzione dellโEucarestia sia nella versione, piรน antica, di Paolo (โquesto รจ il mio corpo per voiโ โ 1ยฐ Cor.11,23) che in quella di Luca (โquesto รจ il mio corpo dato per voiโ โ Luca 22,19)
In secondo luogo รจ fondamentale la presenza del termine โcarneโ (in greco โsarxโ); รจ lo stesso termine usato nel Prologo (Giov.1,14: โ E il Verbo si fece carneโ), cui evidentemente siamo rimandati. Eโ infatti richiamato il grande mistero dellโINCARNAZIONE su cui tanto insiste il 4ยฐ vangelo.
Nella prima parte del discorso leggiamo โil pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondoโ(v.33): โchi discende dal cieloโ esprime lโincarnazione del Verbo; โdร la vita al mondoโ dice lโeffetto dellโincarnazione stessa, cioรจ dare al mondo la vita che non muore mai, la salvezza universale.
Il Nazareno, nella seconda parte, ribadisce il concetto: โil pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoโ. (v.51); da notare il verbo al futuro: โio darรฒโ, in cui si esprime il dono volontario della propria vita da parte di Gesรน.
Lโespressione crudamente realistica, come abbiamo visto, ha suscitato le mormorazioni-discussioni dei Giudei, i quali si rifiutano di dipendere radicalmente, per avere la vita eterna, da questo Gesรน che sta parlando con loro; รจ una dipendenza intollerabile, anzi sacrilega, per chi non riconosce altro Salvatore che Dio.
Sullo sfondo si avverte il contrasto, vivissimo negli anni 90-100 (quando ci fu la redazione definitiva del 4ยฐ vangelo), tra la sinagoga e la comunitร cristiana primitiva, circa lโaccettazione o meno di Gesรน come Figlio di Dio, Messia e Salvatore.
Soffermiamoci ora sul termine โsarxโ, che corrisponde allโebraico โbasarโ: รจ un vocabolo semitico che indica non tanto la carne, in senso materiale, come la intendiamo noi, ma lโumanitร , la persona; nel linguaggio biblico lโespressione โcarne e sangueโ designa la persona umana nella sua realtร storica, lโuomo totale nella sua manifestazione concreta. Quindi lโespressione โmangiare la carneโ, lungi dal far pensare allโantropofagia, indica piuttosto lโentrare in comunione totale con il Salvatore; โChi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in luiโ โ dice ancora Gesรน al v.56, sottolineando lโimmanenza reciproca; e dโaltra parte il realismo dellโEucarestia sta nel mangiare fisicamente quel pane che il piรน grande miracolo di Gesรน trasforma nel Suo corpo.
Non dimentichiamo che, al tempo di Giovanni, molti negavano sia lโincarnazione del Figlio che la presenza del suo corpo nellโEucarestia.
Cosรฌ, nel ribadire chiaramente la veritร , Giovanni preferisce usare il termine โsarxโ, invece del piรน tenue โsomaโ=corpo, usato da Paolo e Luca nelle frasi sopra riportate, e, come ben sappiamo, insiste sulla realtร dellโincarnazione, come antidoto alle eresie allora serpeggianti nella comunitร .
Anche lโinsistenza sul โsangueโ รจ parimenti importante.
Nel 1ยฐ Testamento il sangue dei sacrifici di animali offerti veniva usato quale suggello di unโalleanza, come si vede in Esodo 24, dove Mosรจ, aspergendo il popolo con il sangue, dice: โEcco il sangue dellโalleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!โ(v.8).
Ora, nelle formule eucaristiche ritroviamo proprio questo riferimento allโalleanza: โQuesto calice รจ la nuova alleanza nel mio sangueโ (Luca 22,19) e anche la frase di Giov.6,56 โChi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in luiโ riecheggia una formula di alleanza del 1ยฐ Testamento: โVoi sarete il mio popolo e io sarรฒ il vostro Dioโ (Geremia 30,22).
Non solo, ma, sempre nel 1ยฐ Testamento, troviamo che solo il sangue (simbolo di vita) puรฒ espiare il peccato (sempre in qualche modo collegato con la morte).
Ed ecco che questa stessa realtร รจ presente nelle formule eucaristiche, a indicare il compimento, la realizzazione totale del perdono da parte di Dio, attraverso il sacrificio di Cristo: โnel mio sangue, versato per voiโ (Luca 22,19), โquesto รจ il mio sangue dellโalleanza, che รจ versato per molti [semitismo che indica: tutti] ( Marco 14,24) e Matteo aggiunge โper il perdono dei peccatiโ (Mt.26,28).
Ileana Mortari โ Sito Web
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Corpus Domini
- Colore liturgico: Bianco
- Dt 8, 2-3. 14-16; Sal. 147; 1 Cor 10, 16-17; Gv 6, 51-58
Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป.
Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dellโuomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร in eternoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Giugno 2017
- Tempo Ordinario XI, Colore bianco
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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