In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Mt 28, 8-15
Commento al Vangelo
Leggendo questo episodio, non ci dovremmo stupire più del fatto che Papa Francesco si scagli con tanta veemenza contro la corruzione. La corruzione genera sempre un’adulterazione della verità. L’amore di Gesù dona una serenità che nasce dalla fiducia reciproca; la serenità che viene dalla corruzione è sempre temporanea, fallace e si diffonde come un veleno, negando alle persone di vedere e di vivere una vita contrassegnata dalla pienezza della dignità di figli di Dio.
Poesia
Non mi basta la notizia
Non mi basta che la morte è vinta.
Non mi basta che il sepolcro è vuoto.
Certo, è una grande notizia.
Corro a dirla a chi ti seguiva.
Ma non basta.
Io sono viva se incontro te.
L’unica cosa che la mia vita dice è che tu ci sei.
Il tuo corpo è l’unico annuncio che vivo.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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