Il Vangelo del Giorno, 6 Aprile 2017 – Gv 8, 51-59

Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
6 Aprile 2017 – Gv 8, 51-59

Quinta settimana del Tempo di Quaresima

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  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Pietro da Verona; B. Caterina da Pallanza; S. Prudenzio
  • Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
  • Letture del giorno: Gn 17, 3-9; Sal 104; Gv 8, 51-59

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Gv 8, 51-59
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».

Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».

Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».

Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno – Gv 8, 51-59

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Non indurite il vostro cuore.

Gesù dice ai Giudei ed anche a noi oggi: “Se uno osserva la mia Parola non sperimenterà la morte in eterno!”. Ma i Giudei Lo contestano fortemente: Ma chi credi di essere? “Sei Tu più grande del nostro Padre Abramo, che è morto? Anche i Profeti sono morti. Chi credi di essere?”.

“Abramo, vostro Padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e ne fu pieno di gioia”. E gli dissero: “Non hai ancora cinquanta anni e hai visto Abramo?”. Rispose loro Gesù, e lo ripete anche ad ognuno di noi adesso: “In verità, in verità Io vi dico: “Prima che Abramo fosse: IO SONO!”.

I Giudei, come scandalizzati, raccolsero delle pietre per tirargliele, ma Gesù si nascose ed usci dal Tempio. Davanti a Gesù, davanti alla sua divina Parola, che è Verità, possiamo avere due atteggiamenti: o crediamo in Lui, e Lo accogliamo nella nostra vita con fede sincera, oppure Lo rifiutiamo.

Egli è il Salvatore del mondo, l’Unico, mandato a noi dal Padre, per salvarci l’anima. Ma per accettarlo e per credere in Lui ci vuole l’umiltà di cuore. La Madonna, l’umile Serva del Signore, l’accolse nell’umiltà. Ed è diventata la Sua Madre.

E noi? Con un po’ di umiltà spirituale possiamo diventare i Suoi figli e fratelli di Gesù, nostro Salvatore.

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