Commento al Vangelo del 21 marzo 2017 โ€“ don Antonello Iapicca

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NELLA CHIESA IL NOSTRO DEBITO Eโ€™ CONDONATO

Martedรฌ della III settimana del Tempo di Quaresima

Pensaci bene: ti senti in debito con qualcuno? Anche questo รจ vivere intensamente la Quaresima. Con tuo marito o tua moglie, con tuo figlio, con tua suocera, con il collega, ti sei sempre comportato con amore, pazienza misericordia? Hai un peso sulla coscienza che cerchi di dimenticare, un peccato nascosto che tenti di seppellire?

Un giudizio, un rancore, un tradimento. Non aver paura di lasciare che venga alla luce, anzi tiralo fuori tu, magari sono ventโ€™anni che ti comprime il cuore e ti impedisce la libertร  e la pace. Fallo oggi, confessalo, perchรฉ il nostro debito รจ condonato. Forse, come il servo malvagio siamo cosรฌ presi da noi stessi che riteniamo di aver ottenuto solo una dilazione e tutti i nostri sforzi sono nervosamente diretti a raccattare in qualsiasi modo quel che dobbiamo rifondere.

Abbiamo implorato clemenza e un poโ€™ di pazienza per restituire, e sorprendentemente il Signore ci ha condonato il debito, nulla piรน da restituire. Cancellato. Eโ€™ questa lโ€™esperienza che cambia radicalmente la vita. Eโ€™ il cristianesimo. Un condannato a morte al quale gli si sono spalancate le porte della cella ed รจ ormai libero. Chi non ha questa esperienza vive il proprio cristianesimo senza gioia, e quindi una vita senza frutto, sciapa e immersa nella mormorazione, tutta regole, e sforzi per compierle.

Leggi, e sacrifici per rispettarle. La vita come una corsa ad ostacoli, senza amore, esigendo da se stessi e dagli altri, tutti strapazzati perchรฉ non scappino dai nostri rigidi schemi, ogni โ€œprossimoโ€ imprigionato perchรฉ paghi ciรฒ che crediamo ci debbano dare, cosรฌ che anche noi possiamo pagare il dovuto a Dio. Sรฌ, viviamo nello stravolgimento della relazione con Lui, non abbiamo conosciuto la gratuitร  del suo amore e crediamo che, per stare in pace, dobbiamo dargli quello che non abbiamo esigendolo dagli altri.

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Guarda le relazioni nella tua famiglia, e capirai. Accettiamolo, siamo nemici della Croce di Cristo perchรฉ scandalizzati del suo amore cosรฌ umanamente โ€œingiustoโ€ da giustificare ciรฒ che noi non giustificheremmo. Ma il documento della nostra condanna รจ stato distrutto proprio sulla Croce del Signore. Il Suo amore ci ha graziati, senza merito. Oggi, e ogni giorno.

Allora convertiamoci e lasciamoci amare sino ad accogliere il perdono per lo stesso peccato settanta volte sette, cioรจ infinite volte; e cosรฌ saremo trasformati in misericordia che accoglie e perdona sempre, rompendo volta per volta la spirale di odio che avvelena il mondo, a casa come ovunque, per schiudere il Cielo su questa generazione.

don Antonello Iapicca

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Dal Vangelo secondo Matteo 18, 21-35

In quel tempo, Pietro si avvicinรฒ a Gesรน e gli disse: ยซSignore, quante volte dovrรฒ perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette. A questo proposito, il regno dei cieli รจ simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Non avendo perรฒ costui il denaro da restituire, il padrone ordinรฒ che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con quanto possedeva, e saldasse cosรฌ il debito. Allora quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore, abbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosa. Impietositosi del servo, il padrone lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debito.

Appena uscito, quel servo trovรฒ un altro servo come lui che gli doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva: Paga quel che devi! Il suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti rifonderรฒ il debito. Ma egli non volle esaudirlo, andรฒ e lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato il debito.

Visto quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati e andarono a riferire al loro padrone tutto lโ€™accaduto. Allora il padrone fece chiamare quellโ€™uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato tutto il debito perchรฉ mi hai pregato. Non dovevi forse anche tu aver pietร  del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร  di te? E, sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non gli avesse restituito tutto il dovuto. Cosรฌ anche il mio Padre celeste farร  a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratelloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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