In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». Mc 9, 41-50
Commento al Vangelo
La cottura sotto sale rende i cibi particolarmente saporiti, ma anche digeribili. Infatti il sale, sciolto dal fuoco, dà sapore alle carni e brucia i grassi in eccesso dando a chi mangia solo il nutrimento buono. La cottura sotto sale prevede però che il cibo sia immerso totalmente nel sale e sotto il sale si nasconda: per mangiarlo bisogna perforare la crosta del sale. Ci vuole molta umiltà per essere cibo, per nascondersi, per farsi consumare. Per dare agli altri solo ciò che c’è di buono e puro in noi facendoci purificare da Dio per il resto: un continuo esercizio di umiltà e donazione che Dio ci propone e che per il mondo non potrà che essere sempre scandalo e follia.
Poesia
Gesù mio, ti accarezzo con le mie mani, prendi tu quella da tagliare e perdonami amore mio.
Però poi dammi la tua mano.
Eccomi Gesù mio, ti seguo con i miei piedi, prendi tu quello da tagliare.
Però poi mi appoggio a te, sei tu il mio bastone, amore mio.
Ti contemplo, Gesù mio, con i miei occhi.
Prendi quello da cavare, mi dirai tu cose da vedere.
I tuoi occhi mi racconteranno il panorama.
Monca, zoppa, orba.
Ricca delle tue mani, dei tuoi piedi, dei tuoi occhi.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys