Commento al Vangelo di domenica 27 novembre 2016 – Azione Cattolica

Inizia un nuovo anno liturgico. La ciclicità e l’alternarsi di stagioni “ordinarie” e di altre durante le quali si rinnova l’invito a vivere una maggiore intensità nel proprio rapporto con Dio non risponde semplicemente ad una legge dell’abitudine e della ripetizione.

L’Avvento vuole essere in particolare un’occasione di verifica del nostro rapporto con il tempo, a partire da due elementi fondamentali e capaci di dare una direzione allo scorrere dei giorni: da un lato noi parliamo di un compimento – di una “pienezza del tempo” – realizzata nell’incarnazione di Gesù; ma soprattutto sappiamo e celebriamo in queste domeniche che il tempo non ha “una fine” quanto piuttosto “un fine”: il ritorno di Gesù. Di qui l’invito a vegliare nella vita quotidiana per non rischiare di non riconoscere il tempo in cui si realizza la salvezza.

Gesù sta rispondendo alla domanda dei discepoli sulla venuta del Figlio dell’uomo e del compimento del mondo (Mt 24,3): lo fa ricorrendo a un paragone con il tempo di Noè, durante il quale non tutti furono in grado di accorgersi del diluvio e di prepararsi al giudizio.

Non accorgersi di ciò che è veramente importante: ecco il rischio quotidiano di chi si fa prendere da attività che possono diventare idoli davanti ai quali inchinarsi (efficienza, produttività, apparenza, competizione…). Gesù non parla di iniziative straordinarie: legami familiari, lavoro… tutto ciò che appartiene alle nostre giornate. Si tratta perciò di vivere una vigilanza non fatta di creazione di grandi eventi, ma di attenzione alla bellezza e alla responsabilità che ogni giorno porta con sé.

Paolo dirà ai corinzi: «Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» (1Cor 10,31).
Gesù esorta i discepoli alla vigilanza, perché Lui non ci sarà più, ma tornerà anche se non sanno quando.
Per chi si è fatto discepolo di Gesù e ne ha accolto l’invito alla conversione, poiché il Regno di Dio si è fatto vicino (Mt 4,17), vivere vuol dire realizzare ogni giorno il duplice comandamento dell’amore per Dio e per il prossimo (Mt 22,34-40), nella ferialità della vita di ogni giorno. Gesù chiede di vivere come Lui: consapevoli di chi è Colui da cui abbiamo ricevuto la vita, come quel servo che «il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a suo tempo» (Mt 24,45), così da dispensare a tutti il necessario per la vita.

Il Signore viene in un’ora inedita, paragonandosi a un ladro, con un’immagine problematica. L’imprevedibilità non è in questo caso una minaccia, ma un appello, quasi una sfida. Si tratta di riscattare la ferialità, di coltivare e custodire uno sguardo attento alla vita per scorgervi Dio all’opera. Si tratta di pensare che non c’è un tempo nel quale Dio non continui a visitare il suo popolo, a guidarlo con il suo Spirito, a suscitare profeti, a dare forza ai martiri, a rendersi presente nel cammino del suo popolo.

Padre, che ci doni la vita per condividerla con i fratelli, donaci la sapienza della vita per aiutarci a saper godere e gioire dei tuoi doni quotidiani.
Sappiamo che ti rendi presente in modo semplice per soddisfare il nostro desiderio di vita.
Donaci il tuo santo Spirito per vivere secondo la tua Parola ed essere così pronti ad accoglierti quando vieni in mezzo a noi per rendere la nostra vita piena di grazie, di verità e di pace.

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Prima domenica di Avvento

Mt 24, 37-44
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 27 Novembre – 03 Dicembre 2016
  • Tempo di Avvento I, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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