#Poesia e Breve Commento al #Vangelo del giorno – 18 Novembre 2016 – don Mauro Leonardi

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In quel tempo Gesù, entrato nel tempio, cominciò a scacciare i venditori, dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!». Ogni giorno insegnava nel tempio. I sommi sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo perire e così anche i notabili del popolo; ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue parole. Luca 19,45-48. 

Commento al Vangelo

Per Gesù il tempio è casa di preghiera perché è casa dove insegna e fa del bene ogni giorno. È casa di preghiera perché semplicemente è casa: non è luogo dove “si ruba” un’ora davanti al Signore, dove si va quando si ha tempo: non è casa aperta ad orario e a richiesta. Non è luogo delle “grandi occasioni”: è, o meglio dovrebbe essere, luogo della mia vita. Di tutta la mia vita.

Poesia

Un tempio come casa.
Le tue parole come moneta preziosa.
Una casa di preghiera.
Fatta delle mie parole intrecciate alle tue.
Non c’è nulla da rubare.
È tutto un dono.
È tutto amore.

Scaccia tu chi cerca denaro.
Qui l’unico prezzo è amare.

Pendere dalle tue labbra, come stile di vita.
Ascoltare la voce che mi insegna la vita, come stile di vita.
La morte non ti può toccare, non può farti tacere.
Sei il padrone della vita.
Sei la vita.

[ads2]Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

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“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys

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