I 25 anni della prelatura dell’Opus Dei

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Articolo con VideoPer i 25 anni dalla erezione della prelatura personale dell’Opus Dei,
si è tenuta a Roma una giornata di studio presso la Pontificia
Università della Santa Croce.

 

Per
i 25 anni dalla erezione della prelatura personale dell’Opus Dei, si è
tenuta a Roma una giornata di studio presso la Pontificia Università
della Santa Croce.

Questa prelatura personale, finora la sola
al mondo, è stata fondata da san José María Escrivá de Balaguer,
canonizzato nel 2002, e conta più di 80.000 fedeli in tutto il mondo.
Il cardinale Camillo Ruini, Vicario del Papa per la diocesi di Roma,
rivela ad H2onews il lavoro di questa istituzione:

La
prelatura fa un grande lavoro anzitutto apostolico, nel senso che
riesce a penetrare, e apportare il messaggio di Cristo, la
testimonianza cristiana in tanti ambienti, a livello della cultura,
dell’ economia, del lavoro, anche dell’arte, in cui spesso le diocesi
hanno difficoltà ad entrare”.

Il carisma proprio
della prelatura di avere, già prima del Concilio Vaticano II, insistito
sulla vocazione universale alla santità come vocazione perseguibile in
ogni stato e condizione di vita credo sia anche oggi il contributo più
grande che la prelatura dà alla vita delle singole diocesi”.

Però,
quali sono i frutti dell’Opus Dei? Ce ne parla il cardinale Julián
Herranz, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi
Legislativi:

I frutti sono sempre sulla linea della
nuova evangelizzazione, l’Opus Dei non fa altro, come altre
istituzioni, che seguire una necessità particolarmente grave in questo
periodo in cui c’é, come frutto di una dittatura del relativismo, una
tendenza al nichilismo e al materialismo pratico soprattutto. Allora
bisogna fare un bilancio del messaggio evangelico, portare il Risorto
al mondo”.

Monsignor Fernado Ocáriz, vicario generale dell’Opus Dei, sintetizza così la spiritualità della prelatura.

Non
solamente siamo tutti chiamati ad essere santi, a unirci pienamente a
Gesù Cristo ma anche tutte le realtà temporali, il lavoro, la famiglia,
possono e devono essere un mezzo per incontrarsi con Dio e per
progredire nella vita spirituale”.

Tuttavia alla base
dell’Opus Dei vi è il servizio alla Chiesa, come avverte il suo
prelato, monsignor Javier Echevarría Rodríguez:

La sola
cosa cui mira è servire la Chiesa in tutto e per tutto, come diceva san
José María Escrivá tante volte con un convincimento pieno che
corrispondeva a ciò che sentiva nell’anima: se l’Opera non fosse stata
per servire la Chiesa non l’avrebbe voluta, e avrebbe chiesto a Dio di
distruggerla”.