Commento al Vangelo di domenica 2 ottobre 2016 – don Piero Rattin

Macchè diritti!

Come si misura la Fede nel Signore? Se è vera, se è viva, è come quel grammo d’oro che vale infinitamente più di un quintale di ferro. Ma forse, e ancor prima, dobbiamo capire meglio cosa vuol dire “fede nel Signore”. “Io sono credente”: che significa? Che condivido l’opinione secondo cui ci deve pur essere Qualcuno sopra di noi? No, non è questo il credere in Dio.

Commento a cura di don Piero Rattin per Vita Trentina Editrice

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XXVII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2]Lc 17, 5-10
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.

Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 02 – 08 Ottobre 2016
  • Tempo Ordinario XXVII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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