Il Processo matrimoniale piĆ¹ breve davanti al Vescovo costituisce probabilmente la piĆ¹ rilevante innovazione delineata dalla recente riforma processuale. Il processus brevior ĆØ dunque una preziosa risorsa per conseguire quella celeritĆ , semplicitĆ , prossimitĆ ed economicitĆ nellāaccertamento della nullitĆ matrimoniale ā salvaguardando sempre il principio dellāindissolubilitĆ e la natura del mezzo giudiziario ā desiderate dal Papa. Questo libro vorrebbe essere piĆ¹ che un apporto accademico e scientifico un supporto di studio e riflessione per il lavoro giudiziario.
Il testo si compone di tre parti (I. I principi concettuali, II. Gli elementi del giudizio; III. I momenti del giudizio) e nove capitoli. I principi concettuali sviluppano le coordinate della riforma e i presupposti storici ed ecclesiologici per lāadeguata comprensione dellāistituto. Gli elementi del giudizio individuano la parte statica del processo piĆ¹ breve attraverso i classici fattori del giudice, delle parti e della domanda con le particolaritĆ che caratterizzano lāadozione di questa forma (litisconsorzio dei coniugi, speditezza istruttoria ed evidenza della nullitĆ ).
I momenti del giudizio, la cosiddetta parte dinamica, descrivono con una certa analiticitĆ e puntualitĆ lo svolgimento del processus brevior nelle sue principali fasi: introduttoria, istruttoria e decisoria (non si tralascia ovviamente anche il momento impugnatorio). Mentre la prima parte ĆØ piĆ¹ teorica, la seconda e, soprattutto, la terza, senza per questo rinunciare a un certo profilo speculativo, sono piĆ¹ pratiche e didascaliche.
La riuscita della riforma processuale dipenderĆ piĆ¹ che dalla bontĆ dello strumento tecnico dalla formazione e applicazione degli addetti, i Vescovi in primis. Una particolare attenzione ĆØ stata prestata quindi agli aspetti formativi, epistemologici e deontologici del processo brevior. LāeterogeneitĆ dei possibili lettori ha suggerito inoltre una certa ampiezza e respiro nella trattazione dellāistituto (cumulando il profilo tecnico-specialistico con quello prontuaristico-esplicativo).
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Massimo del Pozzo ĆØ laureato in Giurisprudenza (1989), Scienze Politiche (1999) e Specialista in Diritto del Lavoro e Relazioni Industriali (1992). Dopo oltre dieci anni di esercizio della professione forense e di impegno nella formazione universitaria dei giovani, ha ricevuto lāordinazione presbiterale e ottenuto il Dottorato in Diritto Canonico con la tesi: Lāevoluzione della nozione di diritto nel pensiero canonistico di Javier Hervada (2005). Attualmente ĆØ Professore Straordinario di Diritto costituzionale canonico e Coordinatore degli studi della FacoltĆ di Diritto Canonico della Pontificia UniversitĆ della Santa Croce, nonchĆ© docente di Diritto processuale canonico e di Profili giuridici della liturgia della Chiesa.
Ha pubblicato recentemente: La giustizia nel culto. Profili giuridici della liturgia della Chiesa (2013); Il magistero di Benedetto XVI ai giuristi. Inquadramento, testi e commenti (2013); Introduzione alla scienza del diritto costituzionale canonico (2015). Ha curato e contribuito al volume Norme procedurali canoniche commentate (2013). Ha prodotto inoltre numerosi articoli e contributi di carattere costituzionalistico, processualistico e giusliturgico.