Le donne “senza-nome” dell’India – Aiuto alla Chiesa che soffre

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Si incontrano di notte per strada, seminude e senza identità. Sono donne con disabilità mentale, abbandonate dalle loro famiglie. Alcune di loro sono spinte fuori dall’auto vicino a una discarica, nel cuore della notte. Le suore dell’Adorazione del Santissimo Sacramento della diocesi di Jagdalpur (India) vedono nel volto di queste donne rifiutate quello di Cristo. Le accolgono amorevolmente, fornendo loro vestiti e cibo, e restituendo loro la dignità.

A volte riescono anche a riportarle in famiglia. Le religiose hanno realizzato una dimora semplice, ma pulita e piena di luce, in cui si prendono cura di ognuna di loro. Negli ultimi anni le suore sono riuscite a salvare 80 donne con disabilità mentale. Il loro è l’unico Centro di questo tipo a Jagdalpur, città di circa 70mila abitanti nello Stato di Chhattisgarth, nell’India centrale.

Attualmente la Casa ospita 35 donne, ma il loro numero cresce, e si rende necessario un ampliamento che potrà
essere realizzato con 45.000 euro. Le religiose però non sono in grado di far fronte a questa spesa. Chiedono aiuto, in nome delle “senza-nome”. Necessitano di armadietti, letti e una croce, davanti alla quale le loro protette potranno inginocchiarsi per pregare, come ognuno di noi, “Abbi pietà di me, Signore, abbi pietà!”.
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