Il testo ed il commento al Vangelo del 6 gennaio 2016 โ Mt 2, 1-12, Tempo di Natale โ Anno II, Epifania del Signore.
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- Colore liturgico: bianco
- Le letture del giorno: Is 60, 1-6; Sal 71; Ef 3, 2-3. 5-6; Mt 2, 1-12
Mt 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesรน a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: ยซDovโรจ colui che รจ nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarloยป. Allโudire questo, il re Erode restรฒ turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: ยซA Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ รจ scritto per mezzo del profeta: โE tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero lโultima delle cittร principali di Giuda: da te infatti uscirร un capo che sarร il pastore del mio popolo, Israeleโยป.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviรฒ a Betlemme dicendo: ยซAndate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando lโavrete trovato, fatemelo sapere, perchรฉ anchโio venga ad adorarloยป.
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchรฉ giunse e si fermรฒ sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per unโaltra strada fecero ritorno al loro paese.
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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Bruno Ferrero โ Storie di Natale, dโAvvento e dโepifania
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Commenti al Vangelo di Mt 2, 1-12
Commento dei Carmelitani
[ads2] a) Il simbolismo della stella:
I Magi, astrologi orientali, dediti alla scienza astrologica e alla predizione del destino, spesso interrogavano gli astri. Ora giunti a Gerusalemme dicono che hanno ยซvisto la sua stella nel sorgereยป. Il termine ยซsorgereยป, in greco anatolรช, significa, senza articolo, lโOriente (il punto cardinale dove sorge il sole); ma nel testo greco cโรจ lโarticolo e questo significa il sorgere di un vero e proprio astro. Una conferma ci viene da un testo biblico: ยซsorgerร un astro da Giacobbe e si leverร un uomo da Israeleยป (Num 24,17). La stella diventa figura del nuovo re appena nato e li guida al luogo in cui egli รจ nato e si trova. Interessante รจ notare che questa stella, non รจ visibile a Gerusalemme ma torna ad apparire ai Magi mentre essi si allontanano dalla cittร . La stella รจ, davvero, lโelemento piรน significativo del racconto.
Innanzitutto i Magi nel loro lungo cammino non hanno seguito la stella ma piuttosto lโhanno vista sorgere e subito lโhanno collegata con la nascita del messia. Inoltre il viaggio non era verso lโignoto ma aveva come meta, Gerusalemme, cittร verso cui convergono in pellegrinaggio tutti i popoli secondo il profeta Isaia.
La cittร a questa notizia dei magi venuti per adorare il Messia รจ scossa e si agita. Gli abitanti di Gerusalemme non sembrano entusiasti e non si preoccupano minimamente di rendere omaggio al ยซnato re dei Giudeiยป. Addirittura Erode progetta di ucciderlo.
Eppure in Is 60,1-6 la cittร di Gerusalemme รจ chiamata ad ยซalzarsi ed accogliere la gloria del Signoreยป ora in Mt 2,2 si assiste ad una reazione di rifiuto da parte del re e di Gerusalemme nei confronti del Messia nato a Betlemme. Tale atteggiamento prefigura lโinizio delle ostilitร che porteranno Gesรน ad essere condannato proprio a Gerusalemme. Nonostante tale reazione che impedisce ai Magi di accedere alla salvezza proprio nella cittร eletta per essere strumento di comunione di tutti i popoli con Dio, gli eventi della nascita di Gesรน si spostano a Betlemme. Dio che guida gli eventi della storia fa ripartire da Gerusalemme i Magi che si rimettono in cammino e trovano il Messia, nella cittร che fu la patria di Davide, Betlemme. In questa cittร Davide aveva ricevuto lโinvestitura regale con lโunzione da parte di Samuele, ora, invece, il nuovo re riceve unโinvestitura divina: non con olio ma in Spirito Santo (1,18.20). In questa cittร ora salgono i popoli, rappresentati dai magi, per contemplare lโEmmanuel, il Dio con noi, e per fare esperienza di pace e di fede..
b) Il simbolismo del cammino dei Magi:
i) Un cammino irto di difficoltร , ma alla fine giunge al successo
Il movente del loro itinerario รจ lโapparire di una stella, collegata alla nascita di un nuovo re: ยซabbiamo visto sorgere la sua stellaยป. La stella รจ qui solo un segno, un indizio che comunica ai Magi lโiniziativa di mettersi in cammino. Allโinizio saranno stati spinti da curiositร ma che, in seguito, si รจ trasformata in desiderio di ricerca e di scoperta. Sta di fatto che quellโindizio della stella ha smosso dei personaggi e li ha spinti a cercare per trovare una risposta: forse a un desiderio profondo? Chi lo sa! Il testo ci mostra che i Magi hanno nel cuore una domanda e che non temono di ripeterla, rendendosi inopportuni: ยซDovโรจ il re dei Giudei?ยป.
La domanda la pongono al re Erode e, indirettamente, alla cittร di Gerusalemme. La risposta viene data dagli esperti, sommi sacerdoti, scribi: รจ necessario cercare il nuovo re a Betlemme di Giudea, perchรฉ cosรฌ ha profetizzato Isaia: ยซE tu Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il piรน piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirร infatti un capo che pascerร il mio popolo Israeleยป (Mt 2,6). Il testo profetico viene incontro alle difficoltร dei Magi: la Parola di Dio diventa luce al loro cammino.
In forza di quella informazione, attinta alla profezia isaiana, e confortati dal riapparire della stella i Magi riprendono il loro cammino avendo come meta, Betlemme. La stella che li guida si ferma sulla casa in cui si trova Gesรน. ร strano che coloro che abitano a Betlemme o nei dintorni della casa in cui si trova Gesรน non vedono quel segno. Inoltre quelli che possiedono la scienza delle Scritture conoscono la notizia della nascita del nuovo re dโIsraele, ma non si muovono per andarlo a cercare. Anzi, la richiesta dei Magi aveva, piuttosto, provocato nei
loro cuori paura e turbamento. In definitiva, coloro che sono vicino allโevento della nascita di Gesรน non si accorgono dellโaccaduto, mentre i lontani, dopo aver percorso un cammino accidentato, alla fine trovano ciรฒ che cercavano. Ma, in realtร , cosa vedono gli occhi dei Magi: un bambino con sua madre allโinterno di una povera casa. Lโastro che li accompagnava era, in definitiva, quel semplice e povero bambino, nel quale riconoscono il re dei Giudei.
Si prostrano davanti a Lui e gli offrono dei doni simbolici: lโoro (perchรฉ si tratta di un re); lโincenso (perchรฉ dietro lโumanitร di quel bambino รจ presente la divinitร ); mirra (quellโastro รจ un uomo autentico, destinato a morire).
ii) Il cammino dei Magi: un cammino di fede:
Non รฉ errato pensare che quello dei Magi sia stato un autentico cammino di fede, anzi รจ stato lโitinerario di coloro che, pur non appartenendo al popolo eletto, hanno trovato Cristo. Allโinizio di un cammino cโรจ sempre un segno che chiede di essere visto lรฌ dove ogni uomo vive e sโimpegna. I Magi hanno scrutato il cielo, per la Bibbia sede della divinitร , e da lรฌ hanno avuto un segno: una stella. Ma per iniziare un percorso di fede non basta scrutare i segni della presenza del divino. Un segno ha la funzione di suscitare il desiderio che richiede per realizzarsi un arco di tempo, un cammino di ricerca, unโattesa. ร significativa lโespressione con cui Edith Stein descrive il suo cammino di fede: ยซDio รจ la veritร . Chi cerca la veritร , cerca Dio, consapevolmente o noยป.
Un vero desiderio provoca domande. I Magi, intanto, trovano Gesรน perchรฉ hanno nel cuore degli interrogativi forti. Tale esperienza dโincontro con Gesรน รจ, davvero, una provocazione per la pastorale: si impone la necessitร di non privilegiare una catechesi fatta di certezze o preoccupate di offrire delle risposte prefabbricate quanto di destare nellโuomo di oggi domande significative sulle questioni cruciali dellโumanitร . ร quanto suggerisce un vescovo del centro Italia in una lettera pastorale: ยซPresentare Cristo e il Vangelo in connessione coi problemi fondamentali dellโesistenza umana (vita- morte, peccato-male, giustizia-povertร , speranza-delusione, caritร -odio, rapporti interpersonali familiari, sociali, internazionaliโฆ), onde evitare la sfasatura tra le domande dellโumanitร e le nostre risposteยป (Lucio Maria Renna).
La risposta, come ci insegna lโesperienza dei Magi, vร trovata nella Bibbia. E non si tratta solo di una conoscenza intellettuale o di un sapere circa il contenuto delle Scritture, come nel caso degli scribi, ma un accostarsi ad essa guidato dal desiderio, dalla domanda. Per i Magi quellโindicazione attinta alle S.Scritture fu illuminante per compiere lโultima tappa del loro cammino: Betlemme. Inoltre la parola di Dio permise loro di vedere nei segni umili di una casa, del bambino con Maria, sua madre, il re dei Giudei, lโatteso dโIsraele.
I Magi lo adorano e scoprono in Gesรน colui che avevano lungamente cercato. Il lettore. da un lato, รจ sorpreso dalla sproporzione esistente tra i gesti e i doni dei Magi e la realtร umile che si presenta ai loro occhi; ma, dallโaltro, รจ sicuro che quel bambino che i Magi, adorano รจ proprio il Figlio di Dio, lโatteso Salvatore del mondo. E cosรฌ lโitinerario diventa lโitinerario di ogni lettore che legge questa storia significativa dei Magi: chi cerca, anche se รจ lontano da Dio, puรฒ trovarlo. Coloro, invece, che presumono di sapere tutto Dio e credono di avere assicurata la salvezza, rischiano di privarsi dellโincontro con Lui. In una catechesi tenuta a Colonia in occasione della XX Giornata mondiale della Gioventรน cosรฌ si esprime lโarcivescovo Bruno Forte: ยซi Magi rappresentano tutti i cercatori della veritร , pronti a vivere lโesistenza come esodo, in cammino verso lโincontro con la luce che viene dallโaltoยป.
Inoltre lโesperienza dei Magi ci insegna che in ogni cultura, in ogni uomo ci sono attese profonde che chiedono di essere colmate. Da qui la responsabilitร di leggere i segni di Dio presenti nella storia degli uomini.