Il commento al Vangelo di domenica 20 dicembre 2015 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
PORTARE GESÙ AL MONDO
Maria ed Elisabetta si incontrano. Due storie speciali, che richiedono silenzio e raccoglimento per essere capite. Elisabetta piena di gioia per essere finalmente madre, ma anche bisognosa di aiuto perché sente i suoi anni. Maria che vuole staccarsi dal quotidiano per capire il senso della sua misteriosa maternità. Tace e aspetta che gli eventi maturino. Si affida silenziosamente. Ci penserà l’angelo a tranquillizzare Giuseppe e a permetterle di affrontare la sua vita familiare. Intanto lei va da sua cugina per rendersi utile. La cosa però evidente è che, più del suo aiuto pratico, Elisabetta apprezza la presenza di Gesù dentro di lei. Maria è il tramite di un contatto meraviglioso. Questo è un modello per noi. Dobbiamo imparare a portare Gesù agli altri: è la cosa davvero più importante. Non c’è carità senza preghiera, non c’è azione senza contemplazione. Il mondo ha bisogno di Gesù prima di tutto e Lui ha bisogno di persone che lo rendano presente attraverso l’amore per gli altri.
[ads2]Madre Teresa ha insegnato alle sue suore a pregare per un’ora prima di incontrare i poveri. Ogni mattina le sorelle rinnovano la presenza di Cristo nel loro cuore per portarlo a chi soffre. È questa la loro prima carità. Anche nel nostro mondo ricco e distratto la più grande povertà è l’assenza di Dio, non perché Lui si nasconda, ma perché viene escluso. Gesù continua a cercare una capanna dove poter trovare posto. Bisogna pregare perché Maria ci porti suo Figlio e anche per diventare come lei, capaci di accogliere Gesù nel nostro cuore e portarlo a chi ne ha bisogno. La nascita del Salvatore non si sarebbe potuta realizzare senza il sì detto dalla Madre. Ogni Natale abbiamo la grande opportunità di dire il nostro sì, di chiedere con tutto il cuore a Gesù di servirsi di noi per illuminare la notte del mondo.
Quarta Domenica di Avvento
- Colore liturgico: viola
- Mic 5, 1-4; Sal. 79; Eb 10, 5-10; Lc 1, 39-48
[ads2] Lc 1, 39-48
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 20 – 26 Dicembre 2015
- Tempo di Avvento IV, Colore viola
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net