Il testo ed il commento al Vangelo del 11 dicembre 2015 – Mt 11, 16-19, II settimana del tempo di Avvento – Anno I.
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Mt 11, 16-19 In quel tempo, Gesù disse alle folle: C: Parola del Signore. |
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Commento al Vangelo di Mt 11, 16-19
Commento dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)
Insoddisfatti e indecisi
Oggi il vangelo ci palesa chiaramente le nostre incertezze e debolezze mentali e morali. E’ l’insoddisfazione che tormenta normalmente l’uomo, sempre pronto a guardare fuori di sé, facendo dei confronti che risultano normalmente inadeguati. Un atteggiamento che segnalava già Orazio quando il colono invidiava il militare e questi il contadino che si gode la sua bella libertà in campagna. Gesù, con la parabola dei suonatori di musica, allegra e lùgubre, vuole rimproverare i suoi contemporanei allora, e noi oggi, per la nostra insoddisfazione della vita che concretamente viviamo.
[ads2]Ma il mondo è anche pieno di indecisi nel seguire una norma di fede e di morale, oggi e allora. Ai suoi contemporanei Gesù rivela l’incapacità o mancanza di volontà di prendere decisioni portando come esempio Giovanni e se stesso: Giovanni, dalla vita austera, è reputato posseduto dal demonio; Gesù che si nutre mangiando e bevendo come ogni altro essere umano, viene tacciato come buontempone è un mangione e un bevono, amico di peccatori. Così vengono rifiutate con l’incredulità le due testimonianze, quella di Giovanni e quella del Signore. Gesù altrove dice: Non potete servire due padroni, Dio e il danaro. E invita a prendere una decisione: O con Dio o contro Dio. Corriamo il pericolo di essere ignavi, come li chiama Dante, né carne né pesce, e così meritare di essere rigettati. E’ posta in gioco la nostra salvezza e non si può scherzare. Abbiamo un’anima sola. Se la perdiamo che cosa daremo in cambio? L’Avvento ci prepara ad attendere il Salvatore che viene a salvarci. Apriamogli le porte del nostro cuore.