Commento al Vangelo del 6 dicembre 2015 – Mons. Angelo Spinillo

Il commento al Vangelo di domenica 6 dicembre 2015 a cura di Mons. Angelo Spinillo, Vescovo della Diocesi di Aversa.

Il vangelo della seconda domenica del tempo di Avvento sembra ribadire come, nel nostro cammino verso la pienezza del bene, siamo chiamati a vivere la fedeltà a ciò che ci è stato donato.
“La tensione verso il bene, il condividere la gratitudine per il dono ricevuto e la speranza di poterlo vivere in pienezza motiva il fondamento vero della nostra fraternità”, ci dice Mons. Angelo Spinillo nel commento al vangelo di domenica 6 dicembre 2015.
E allora “risuoni nella nostra vita l’invito di Giovanni Battista ad accogliere il dono della promessa antica, quell’alleanza con Dio che il Messia sarebbe venuto a stabilire nel mondo con tutta quanta l’umanità”.

Seconda Domenica di Avvento

[ads2] Lc 3, 1-6
Dal Vangelo secondo Luca

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 06 – 12 Dicembre 2015
  • Tempo di Avvento II, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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