don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 11 ottobre 2015

don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 19 aprile 2015

Nella 28.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui un tale chiede a Gesù cosa debba fare per avere in eredità la vita eterna. Lui già rispetta i comandamenti. Gesù gli dice:

«Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

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[ads2] “Maestro buono, cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?” E’ la domanda di un tale – che possiamo essere io e te – onesto, anche religioso: compie la legge, i comandamenti…, e “possiede molti beni”, ma è insoddisfatto; tutto ciò che ha e fa non lo riempie, c’è una dimensione spirituale, c’è un’anima dentro che non si accontenta di cose, di leggi, attende una pienezza diversa: la vita eterna.

Gesù che lo ama, come ama te, me, ed ogni uomo, sa che l’unica via per avere la vita eterna, la felicità che non finisce mai, è amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze; e sa che non è possibile amare Dio e il denaro. Gesù deve trarlo fuori dal suo inganno perché entri nella verità di se stesso e lì si incontri con l’amore di Dio che salva, che placa l’inquietudine del cuore. Gesù gli dice: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai, dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”.

Ma l’attaccamento ai beni, alle sue sicurezze, impedisce a quest’uomo di uscire incontro a Cristo; e si allontana “scuro in volto e… rattristato”. A questa tristezza, il Vangelo di oggi contrappone la ricompensa per chi ha lasciato tutto e ha seguito Cristo: “Già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.” Tutto questo è per me, per te, oggi. Pochi o molti beni che possiamo avere ci impediscono di uscire incontro al Signore. Che l’Eucaristia ci strappi dalle nostre doppiezze e ci lanci oggi verso l’incontro con il Signore.

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