LIBRO – La saggezza delle lacrime. Papa Francesco e il significato del pianto

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La Saggezza delle lacrimeIn piazza san Pietro e nel corso dei suoi pellegrinaggi nel mondo, papa Francesco è solito abbracciare, commosso e in silenzio, malati e bambini, anziani e poveri. E frequentemente, nei suoi discorsi pubblici, evoca il tema del pianto, arricchendo un «magistero delle lacrime» che si innesta nella plurisecolare tradizione della Chiesa e chiama direttamente in causa Francesco d’Assisi e Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti.

«Solamente quando Cristo ha pianto ed è stato capace di piangere ha capito i nostri drammi». Da qui si comprende perché «certe realtà si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime». Bergoglio non parla da antropologo e non dà spiegazioni teoriche sul linguaggio silenzioso che esprime la preoccupazione, l’impotenza e il dolore, ma anche l’amore, la fiducia e la tenerezza. E non si limita a parlare delle lacrime, ma parla attraverso le lacrime perché sapere piangere è grazia che appartiene a chi è capace di compassione e sensibile alle domande della storia.

«Le lacrime di cui parla Francesco – commenta nella presentazione il vescovo Marcello Semeraro – non ci rimandano a un cristianesimo piagnone, ma a un cristianesimo desideroso di incontrare persone con le quali tuffarsi nell’acqua della misericordia di Dio».

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Sommario

Presentazione. (M. Semeraro). Introduzione. Un uomo che parla con le lacrime. Lacrime «di»: i genitivi del pianto. 1. «Un tempo per piangere e un tempo per ridere» (Qo 3,4): lacrime di gioia. 2. «Uscito fuori, pianse amaramente» (Lc 22,62): lacrime di pentimento e di perdono. 3. «Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo» (Lc 2,48): lacrime d’inquietudine d’amore. 4. «Lo restituì a sua madre» (Lc 7,15): lacrime di fedeltà. 5. «Nel tuo otre raccogli le mie lacrime» (Sal 56,9): lacrime di compassione. 6. «Asciugherà ogni lacrima dai loro occhi» (Ap 21,4): lacrime di consolazione. 7. «La vostra tristezza si cambierà in gioia» (Gv 16,20): lacrime di beatitudine. Il pianto di Dio. 1. Dio è persona. 2. Dio persona è Padre misericordioso. 3. Dio persona è Padre misericordioso che sa piangere. Il Pianto della Chiesa. 1. La Chiesa pellegrina e il pianto della penitenza. 2. La Chiesa sposa e il pianto della vedovanza. 3. La Chiesa madre e il pianto della memoria. Il pianto dell’uomo. 1. I luoghi. 2. L’assenza. 3. Il desiderio. Conclusione. Il pianto di Maria.

Note sull’autore

Luca Saraceno, rettore della basilica santuario Madonna delle lacrime di Siracusa, insegna Ermeneutica filosofica e Storia della filosofia moderna e contemporanea allo Studio teologico San Paolo di Catania. È inoltre docente invitato di Filosofia sistematica all’Istituto superiore di scienze religiose San Metodio di Siracusa. Ha pubblicato La vertigine della libertà (Giunti 2007) e La Passione di Gesù nelle sue relazioni (Paoline 2013).

Da Radio Vaticana:

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Fin dall’inizio del suo pontificato mi hanno colpito i continui riferimenti di Papa Francesco al tema delle lacrime in tutti i discorsi, le omelie o alla preghiera dell’Angelus. Nei primi due anni sono state 54 le occasioni in cui il Papa ha fatto un riferimento esplicito al tema del pianto, ma sempre nel suo significato positivo”. Così, don Luca Saraceno, rettore del santuario basilica della Madonna delle lacrime di Siracusa, racconta la genesi del suo libro “La saggezza delle lacrime. Papa Francesco e il significato del pianto” (Edizione Dehoniane Bologna).