Commento al Vangelo di domenica 14 giugno 2015 โ€“ don Mauro Pozzi

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Il commento al Vangelo di domenica 14 giugno 2015 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

IL MISTERO DEL REGNO

Il Signore si serve delle parabole perchรฉ possa intendere solo chi vuole davvero capire, ma anche perchรฉ il mistero si puรฒ intuire solo attraverso delle analogie. Noi crediamo di sapere che cosโ€™รจ la vita o magari di comprenderla, ma vediamo solo la superficie. Siamo immersi in un universo che a volte pensiamo di dominare, ma che ci supera e ci avvolge. Il contadino semina il suo grano e quando รจ maturo lo miete. Queste azioni sono come due parentesi, in mezzo perรฒ cโ€™รจ la cosa piรน importante e piรน straordinaria: il grano germoglia, cresce e matura, senza che lโ€™uomo debba fare niente. Succede e basta. Si puรฒ paragonare la fatica dellโ€™agricoltore con il prodigio della natura che dร  vita alla spiga? Sembra che sia lui a fare la parte piรน importante, ma in realtร  รจ tutto un dono meraviglioso. Cosรฌ succede anche a noi: crediamo di essere artefici del nostro destino, ma stiamo solo raccogliendo qualcosa che la Vita fa maturare per noi, addirittura potremmo dire, nonostante noi. Certe volte la nostra arrogante pretesa di sapere dipinge la piccola realtร  che crediamo di vedere. Qualcuno potrebbe pensare che tutto questo ci tiene in scacco, mortifica la nostra indipendenza. Sarebbe vero se fossimo vittime, ma invece siamo destinatari di un dono: anche se lo ignoriamo il Regno di Dio cresce intorno a noi e ci arricchisce! รˆ arrivata la mietitura! Gesรน ci invita a raccogliere i frutti di questo Regno, che cresce anche se sembra che non ci siano i presupposti. Come puรฒ un piccolissimo e insignificante seme far crescere un albero? In questi anni difficili in cui si parla solo di crisi come puรฒ esserci ottimismo? Forse in mezzo ai debiti, alla disoccupazione, alle preoccupazioni, stiamo perdendo di vista un semino. Forse misuriamo il nostro benessere su dei parametri fasulli. Che cosa ci permette di essere felici? รˆ lโ€™amore il semino. Se siamo capaci di seminare intorno a noi affetto, sinceritร , condivisione, lealtร , attenzione, crescerร  qualcosa di grande, anche se ci raccontano che รจ impossibile. Questo albero fa ombra, cioรจ tradisce la presenza di una luce che lo nutre e lo fa crescere, e in quellโ€™ombra gli uccelli possono fare il loro nido. I frutti superano la possibilitร  stessa della pianta. Nessun albero dร  vita agli uccelli, ma la sua disponibile presenza permette loro di vivere. Questo รจ il Regno, un mistero che fa crescere per far crescere. Un mistero che non รจ opera nostra, ma che noi possiamo coltivare e che allo stesso tempo ci coltiva. รˆ qualcosa che non si puรฒ capire, ma solo adorare e contemplare.

[ads2] XI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno B

  • Colore liturgico: verde
  • Ez 17, 22-24; Sal 91; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34.

Mc 4, 26-34
Dal Vangelo secondo Marco

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In quel tempo, Gesรน diceva [alla folla]: ยซCosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraยป.
Diceva: ยซA che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? รˆ come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, รจ il piรน piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa piรน grande di tutte le piante dellโ€™orto e fa rami cosรฌ grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombraยป.
Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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