Questa è una rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: DOMENICA 8 Marzo 2009 – II DOMENICA DI QUARESIMA (Anno B) a cura di Antonio Di Lieto. Il titolo della Messa, che unifica tutte le letture, secondo l’autore è: Un cuore felice !
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Commento alle Letture
PRIMA LETTURA (dal libro della Gènesi 22,1-2.9a.10-13.15-18)
Ai tempi di Abramo alcuni re uccidevano il loro primogenito per sacrificarlo ai loro dèi. Anche Abramo pensò che Dio da lui volesse questo. Allora prese il suo unico figlio, Isacco, e con il CUORE TRISTE lo portò sul monte Mòria: per bruciarlo in sacrificio a Dio. Giunto sul posto costruì l’altare e vi sistemò la legna, ma quando aveva già preso in mano il coltello un angelo dal cielo gridò: “Abramo! Abramo!”. Lui rispose: “Eccomi!”. L’angelo allora gli disse: “Fermati! Non far del male al bambino! Io so che ami il Signore: addirittura eri disposto a sacrificargli il tuo unico figlio. Ma Dio certo non vuole la sofferenza degli uomini!”. Abramo sorrise FELICE, poi alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio: così prese l’animale e lo sacrificò a Dio al posto del bambino. L’angelo allora gli parlò di nuovo, riferendogli queste parole del Signore: “Tu eri disposto ad offrirmi il tuo unico figlio, per questo ti giuro che ti riempirò di benedizioni: renderò i tuoi figli numerosi come la sabbia del mare e le stelle del cielo. Non solo proteggerò i tuoi discendenti dai loro nemici, ma per mezzo di loro benedirò tutte le nazioni della terra: perché tu sei stato disposto ad ascoltare la mia parola!”. Abramo credette a questa meravigliosa promessa: ed il suo CUORE ritornò FELICE !
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 115,10.15-19)
Voglio camminare per il mondo, sempre alla presenza del Signore. Ho avuto fiducia in Te mio Dio, anche quando ero INFELICE: perché so che a Te dispiace molto, la sofferenza di quelli che ti amano. Ti ho detto: “Ti prego Signore aiutami, perché io sono un tuo servo: e figlio di una tua serva!”. E così Tu hai spezzato le mie catene: ridandomi UN CUORE FELICE. Per questo ti offrirò un sacrificio di ringraziamento: ti prometto che ti loderò davanti a tutti. Manterrò questa promessa nel tempio di Gerusalemme, davanti a tutto il popolo: perché Tu hai reso il mio CUORE FELICE !
SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Roma 8,31b-34)
Carissimi fratelli, anche se vi perseguitano voi non lasciatevi prendere dalla tristezza: mantenete sempre UN CUORE FELICE. Se Dio è dalla nostra parte infatti, chi mai potrà prevalere contro di noi? Lui che ci ha amati così tanto da sacrificarci il Suo unico Figlio, non ci darà anche tutta la forza di cui abbiamo bisogno? Quelli che sono stati scelti da Dio insomma, che paura possono avere delle accuse degli uomini? E se Dio ci ha perdonati, chi mai può condannarci? Quel Gesù che era morto, ora è risorto ed è al fianco di Dio ad intercedere per noi: quindi vivete con il CUORE FELICE !
VANGELO (Marco 9,2-10)
La trasfigurazione di GesùQuando Gesù parlava della Sua morte, Pietro lo contrariava amareggiato: e per questo il maestro un giorno lo rimproverò molto severamente. Dopo una settimana poi però Gesù volle dargli un piccolo anticipo della Sua resurrezione: così prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni, e li portò sul monte Tàbor.
Giunti sul posto, i Suoi vestiti divennero bianchissimi (di una luce luminosa che nessuna lavanderia sulla terra avrebbe potuto renderli così bianchi!) ed il volto di Gesù si trasfigurò: diventando luminoso, raggiante, straordinariamente FELICE. All’improvviso apparvero altre due persone, anch’esse raggianti: erano i due più grandi profeti del passato, Mosè ed Elia, che si misero a conversare con Gesù.
Pietro improvvisamente esclamò: “Maestro, qui ci sentiamo davvero FELICI! Facciamo tre tende, una per te una per Mosè ed una per Elìa: così resteremo qui per sempre!”. Ma non sapeva quello che chiedeva, tanto era confuso e spaventato. Ad un tratto arrivò una nube che li coprì con la sua ombra e, forse alludendo al fatto che una settimana prima Pietro aveva contrariato Gesù, una voce dalla nube esclamò: “Questo è davvero mio Figlio: nel quale mi sono rivelato. Se volete essere FELICI, ascoltatelo!”. I discepoli si guardarono intorno, ma non c’era più nessuno: solo Gesù.
Mentre scendevano dal monte Tabor poi, probabilmente per evitare che si creassero fanatismi, Gesù ordinò loro di non raccontare a nessuno quello che avevano visto: almeno fino a quando non fosse risorto dalla morte. Così i discepoli tennero per loro quello che avevano visto ed anche se non avevano capito cosa volesse dire Gesù con l’espressione “risorto dalla morte”, tornarono a valle rincuorati, ricaricati: con il CUORE FELICE !
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Note: L’autore precisa che, anche se la lettura di queste bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in cui ci viene data la possibilità di “abbracciare” veramente il Corpo di Cristo.