Dalla Chiesa «società dei veri cristiani» alla Chiesa «comunione», molta strada è stata fatta. O meglio, si è tornati alla Tradizione che significa «restare sé stessi, ma sviluppandosi continuamente. La Chiesa è sempre stata in costante evoluzione». Luigi Bettazzi, l’unico vescovo italiano presente al Concilio Vaticano II oggi vivente, racconta la «sua» Chiesa, frutto di un’esperienza lunga (quasi) un secolo: non una cittadella che si sente assediata dal mondo e dai «laici», bensì una comunità impegnata ad annunciare la vicinanza di Dio a tutte le donne e gli uomini, in particolare i più dimenticati e soli. Le figure di Giovanni XXIII, del cardinal Lercaro, di Helder Câmara, di Francesco, scorrono davanti agli occhi del lettore raccontate da Bettazzi che ben conosce e ha conosciuto quei pastori «con l’odore delle pecore». Insieme a questi esempi la Chiesa può operare un nuovo ritorno alla Tradizione: «Il punto di partenza è la priorità del “popolo di Dio”, depositario dei doni dello Spirito, di cui la gerarchia, a tutti i livelli, è al servizio».«Un tempo pareva che compito della Chiesa fosse garantire la propria vita, struttura e libertà. Ci si è resi conto invece che la Chiesa deve farsi voce di quanti non hanno voce e deve promuovere i diritti di chi si sente emarginato.»
Acquista il libro su Libreria del Santo