“La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, IV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B.
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“Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo scoperto e sarà immondo finché avrà la piaga; se ne starà solo e abiterà fuori dell’accampamento”.
Così la prima lettura definisce il comportamento del malato di lebbra. Un impuro, lontano e punito da Dio e dalla società. Profondamente emarginato e condannato senza appello alla emarginazione della vita ed alla solitudine della morte.
“Se vuoi, puoi guarirmi” è il grido angoscioso del povero uomo. “Sì, lo voglio” la risposta di Cristo mosso a compassione, dice il Vangelo. Ma Gesù fa di più, stese la mano, lo toccò e lo guarì. Ha toccato la lebbra, ha rischiato il contagio e si è esposto alla morte. E’ diventato Lui stesso per un momento impuro e immondo agli occhi della gente. La santità di Dio che si mescola e si contamina con la nostra umanità. Il vero miracolo dell’amore di Dio sta proprio qui, in questo toccare le nostre fragilità, i nostri peccati e guarirci dalle nostre tante lebbre.
C’è tanta gente oggi nella nostra società, troppi esclusi che li teniamo fuori dall’accampamento del nostro vivere e operare, e attende una mano amica che li sfiori e li tocchi. Lo richiede chi è senza casa, senza patria, senza il necessario. Lo reclama chi è senza lavoro, senza pane e senza speranza. Chi è afflitto da malattia e tribolazione, donne e bambini privati della loro dignità di persone, malati e anziani che aspettano la morte in isolamento e abbandono.
“Se vuoi – grida a noi il mondo – se vuoi puoi guarirmi”. E lo possiamo fare, certamente, se decidiamo di stendere le nostre mani, di toccare, di rischiare il contagio di una carità e solidarietà che oltrepassa i confini del nostro accampamento, fatto di discriminazioni e distinzioni, zeppo di pregiudizi e preconcetti, pieno di egoistiche pretese e presunzioni. Lasciamoci toccare da Dio, sfiorare e accarezzare dalla sua mano.
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Mc 1, 40-45
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.