Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.1Tessalonicesi 5,16 Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Giovanni 1,19-20 Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo».
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Alfonso Maria de’ Liguori:
In secondo luogo per amar Dio con tutto il cuore, bisogna avere un gran desiderio di amarlo. I santi desiderj sono le ale che ci fanno volare a Dio; poiché, come dice s. Lorenzo Giustiniani, il buon desiderio Vires subministrat, poenam exhibet leviorem, ci dà forza di andare innanzi, e ci rende più leggiera la fatica nel cammino della via di Dio, nella quale, come insegnano tutti i maestri di spirito, chi non si avanza, va in dietro. All’incontro Dio ben si dà a chi lo cerca: Bonus est Dominus animae quaerenti illum. Egli riempie de’ suoi beni, chi per amore lo desidera: Esurientes implevit bonis. (Sermone XLVI, per la domenica XVII dopo pentecoste, punto 2)
Per secondo è necessario nella santa comunione avere un gran desiderio di ricevere Gesù Cristo e ‘l suo santo amore. In questo sacro convito, dice Gersone, non saturantur nisi famelici. E prima lo disse Maria santissima: Esurientes implevit bonis. Siccome Gesù, scrive il V. P. M. Avila, non venne al mondo sintanto che non fu molto desiderato, così non viene all’anima che di lui non ha desiderio, perché non è dovere che si dia tale cibo a chi ne sente fastidio. Disse un giorno il Signore a S. Metilde: Non si trova ape che con tanto impeto si getti sopra de’ fiori a succhiarne il mele, con quanto io per violenza d’amore vengo all’anime nella santa comunione. Se dunque Gesù Cristo ha tanto desiderio di venire alle anime nostre, è ragione che ancor noi abbiamo gran desiderio nel comunicarci di ricever lui e ‘l suo divino amore; insegnandoci S. Francesco di Sales, che la principale intenzione di un’anima nel comunicarsi dev’essere di avanzarsi nell’amore di Dio, dovendosi ricevere per amore colui che per solo amore a noi si dona. (Atti per la Santa Comunione, Per l’apparecchio alla comunione)