“La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A.
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Nelle ultime tre domeniche il Signore ci ha inviato a lavorare nella sua vigna. Ha invitato tutti e ciascuno di noi. Ci ha mandati a faticare e sgobbare per portare frutti buoni e saporiti, al di là delle nostre risposte più o meno negative e contrarie.
Oggi, lo stesso Signore, ci invita invece a far festa e a rinvigorire la gioia della nostra presenza al banchetto che Lui stesso ha preparato e imbandito. Ma anche stavolta lo attende una delusione e un fallimento. “Venite alle nozze”, dicono i servi agli invitati. “Ma costoro – continua il Vangelo – non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari”. E allora il Signore – questo è lo stile di Dio – mandò i servi a raccogliere quanti incontravano, “buoni e cattivi”, finchè la sala si riempì di commensali.
A Dio non interessa quello che siamo, purchè presenti e partecipi. La sua chiamata è per tutti e chiunque viene è accolto con amore, non importa se ha meriti o è a posto in coscienza o è buono e santo. Dio non fa privilegi e favori, non compie emarginazioni e ghettizzazioni. Dio accoglie. Cattivi e buoni
Quel che conta è la “veste nuziale”, la disponibilità ad essere perdonato e le mani vuote per ricevere la presenza del Signore.[divider]
Mt 22, 1-14
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.