Ruminare i Salmi – Salmo 104 (Vulgata / liturgia 103),29 (Pentecoste, anno A)

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104,29 CEI Togli loro (alle tue creature) il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.

TILC togli loro il respiro ed essi muoiono,
tornano ad essere polvere!

NV auferes spiritum eorum, et deficient
et in pulverem suum revertentur.

At 2,1-4 Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue.

1Cor 12,3 Nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo.

Gv 20,22-23 Gesù soffiò sui discepoli e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

 

Ambrogio: Senza lo Spirito Santo, Creatore, nessuna creatura può sussistere. 

Aelredo: E’ bene per il superbo cadere ed essere umiliato, perché sia eliminato lo spirito di superbia e discenda lo Spirito di dio, che non riposa se non sull’umile e il pacifico.

Alfonso Maria de’ Liguori: Considera che sei terra, ed in terra hai da ritornare. Ha da venire un giorno che hai da morire e da trovarti a marcire in una fossa, dove sarai coperto da’ vermi. «Operimentum tuum erunt vermes» (Is 14,11). A tutti ha da toccare la stessa sorte, a nobili ed a plebei, a principi ed a vassalli. Uscita che sarà l’anima dal corpo con quell’ultima aperta di bocca, l’anima anderà alla sua eternità, e ‘l corpo ha da ridursi in polvere. «Auferes spiritum eorum, et in pulverem revertentur» (Ps 103,29).

(Apparecchio alla Morte, Considerazione 1, Punto 1)

don Marco Pratesi
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