I volti della pace – Il volto delle sorelle e delle madri

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Costruire la pace suppone sapersi prendere cura dell’altro, favorendo nuovi reti di relazioni anche là dove sembra regnare il conflitto e la persecuzione, etnica o religiosa.
Come in Egitto, dove Hanaa, giovane cristiana, figlia di padre ortodosso e madre cattolica, ha dato vita al primo Focolare femminile: una comunità che vive mimetizzata nel mondo, composta da persone che hanno lasciato tutto per donarsi a Dio e portare nel quotidiano la testimonianza dell’unità e della fratellanza. Insieme alle sue compagne di avventura Hanaa percorre città e villaggi per far conoscere la spiritualità del Movimento dei Focolari e mostrare come l’unità sia possibile anche in un contesto così difficile.
Una profezia di ecumenismo che parte dal basso, dall’aiuto e sostegno a famiglie in difficoltà, siano esse cattoliche, copte o mussulmane. Inoltre, attraverso la fondazione della ONG Koz Kazah, che significa “Arcobaleno” in arabo, Hanaa e i suoi volontari cercano di restituire ai minori a rischio del Cairo l’infanzia che è stata loro rubata, sperimentando un amore che li riscatti dalla cultura della guerra e che offra loro nuove prospettive di futuro.
tenacementeUn amore che sa andare “oltre”
Un amore che non vede ostacoli, che intuisce soluzioni imprevedibili, che sa mettere in gioco la vita, che sa spingersi oltre. Un amore fatto di tenerezza e tenacia indomita, di accoglienza e ascolto, di fede al di là di ogni evidenza, di coraggio e di rischio, capace di andare più in là di quanto sia umanamente concepibile e accettabile. É l’amore di una madre.
Senza dubbio la maternità è elemento chiave dell’identità femminile, anche dove non c’è generazione fisica… Nei profondi mutamenti del mondo di oggi, questa qualità d’amore testimoniata da tante donne, molto spesso nel silenzio di una quotidianità spesa a servizio degli altri, a ogni latitudine e in ogni cultura, è segno permanente dell’Amore di Dio. Ed è anche presenza di Maria, la Madre di ogni uomo, che si china amorevolmente, attraverso di esse, sui suoi figli.
La Madre di Gesù e nostra è da sempre presente nella vita della Chiesa. Ma il suo modo di essere con noi e sempre nuovamente da scoprire. Di quel «genio femminile» di cui parlava Giovanni Paolo II, forse tanto è ancora da conoscere e valorizzare. Sul modello di Maria, la donna, ovunque viva, ha la specifica vocazione di essere portatrice di Dio, di quell’amore che è il valore più grande ed efficace per rinnovare Chiesa e società.
 
Dalla Prefazione di Maria Voce, presidente del Movimento Focolari, al libro Paoline: Tenacemente donne, di Alessandra Bozzetti e Cristiana Caricato
 
Preghiamo per le operatrici di pace nel mondo
 
Santa Maria, vergine della notte,
noi t’imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore,
e irrompe la prova, e sibila il vento della disperazione,
e sovrastano sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni,
o il freddo delle delusioni, o l’ala severa della morte.
 
Alleggerisci con carezze di madre
la sofferenza dei malati.
Riempi di presenze amiche e discrete
il tempo amaro di chi è solo.
Spegni i focolai di nostalgia nel cuore dei naviganti,
e offri loro la spalla perché vi poggino il capo.
Preserva da ogni male i nostri cari
che faticano in terre lontane e conforta,
col baleno struggente degli occhi,
chi ha perso la fiducia nella vita.
 
Ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat,
e annuncia straripamenti di giustizia
a tutti gli oppressi della terra.
Non ci lasciare soli nella notte a salmodiare le nostre paure.
Anzi, se nei momenti dell’oscurità ti metterai vicino a noi
e ci sussurrerai che anche tu, vergine dell’avvento,
stai aspettando la luce, le sorgenti del pianto
si disseccheranno sul nostro volto.
E sveglieremo insieme l’aurora. Così sia.
 
Tonino Bello, in Dio scommette su noi – pregare con don Tonino Bello, Paoline