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Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 5 Aprile 2025

Commento al brano del Vangelo di: Gv 7,40-53

Ancora una volta il pregiudizio prende il sopravvento. C’è chi si ferma al sentito dire e a qualche informazione sul suo paese di provenienza, e chi invece si ferma per ascoltare e vedere. È proprio da questo diverso fermarsi che nasce il primo dissenso tra la gente: tra chi riconosce il Cristo in Gesù e chi, sapendolo venire dalla Galilea, lo esclude a priori.

Anche le guardie non sono d’accordo con i capi, che avrebbero voluto arrestarlo. Ma loro si erano fermate ad ascoltarlo, e quell’ascolto ha fatto la differenza. Così pure Nicodemo, discepolo ancora nascosto, ma già capace di un gesto coraggioso: ricordare agli altri ciò che la Legge comanda, cioè ascoltare e conoscere i fatti prima di giudicare.

L’invito cade nel vuoto, quando il giudizio è offuscato dai sospetti. E così anche Nicodemo finisce sotto accusa: “Non avrà anche lui la stessa origine?”. Forse sì. Ma non si tratta di una semplice appartenenza geografica. Se Nicodemo ha davvero cominciato a rinascere dall’alto, come Gesù stesso gli aveva detto, allora la sua vera provenienza è un’altra: il cielo, lo stesso Cielo, quello di Gesù, del Cristo, e dei suoi amici.

Fonte

Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). È socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. È docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. È un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.

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Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.

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