Don Claudio presenta le letture della terza domenica di Quaresima. Il Vangelo secondo Luca narra di Gesรน che commenta fatti di cronaca per esortare alla conversione, illustrando la pazienza divina con la parabola del fico sterile.
La prima lettura dall’Esodo racconta la vocazione di Mosรจ e la rivelazione del nome di Dio, sottolineando la Sua misericordia verso il popolo sofferente. Infine, la seconda lettura di Paolo mette in parallelo gli eventi dell’Esodo con l’esperienza cristiana, ammonendo sulla necessitร di portare frutto dalla grazia ricevuta.
Il tema centrale รจ quindi la chiamata alla conversione e alla fruttuositร della fede, illuminate dalla pazienza e dalla misericordia di Dio rivelate nella storia della salvezza.
Trascrizione generata automaticamente da Youtube e rivista tramite IA.
Certamente. Ecco la trascrizione del video “AscoltarTi รจ una festa – III Domenica di Quaresima – 23 Marzo 2025” con la punteggiatura e i paragrafi corretti:
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Con la terza domenica di Quaresima, Il Vangelo secondo Luca ci propone un episodio particolare, esclusivo del terzo Evangelista, in cui Gesรน reagisce a due notizie di cronaca contestando una mentalitร corrente un po’ semplicista. Pilato aveva fatto uccidere alcuni Galilei che erano stati accusati di ribellione. E cosรฌ si era avuta notizia di un incidente sul lavoro: degli operai erano morti in un crollo delle impalcature.
La gente diceva: “Se sono morti รจ perchรฉ erano peccatori, se lo saranno meritato”. Gesรน contesta questo ragionamento banale, lo giudica scorretto, ma nello stesso tempo coglie quei fatti ammonendo i suoi ascoltatori. Dice: “Attenti, perchรฉ rischiate di fare tutti la stessa fine. Quelli che son morti non erano piรน peccatori di voi, erano peccatori come voi. Attenti, perchรฉ rischiate di lasciarci la pelle anche voi se non vi convertite, se non c’รจ un cambiamento di mentalitร , vi aspetta la distruzione“.
E aggiunge una parabola della pazienza: “Un uomo aveva un fico nella vigna che non dava frutti. Tre anni ha aspettato”. Sono proprio i tre anni del ministero pubblico di Gesรน. “E non ha fatto frutto quel fico. Verrebbe voglia di sradicarlo. Il fattore propone ancora un po’ di tempo, un atto di pazienza: ‘Aspetta ancora quest’anno. Proviamo a vedere se il fico si converte, se si mette a fare frutto. Aspettiamo ancora un po’. Perรฒ se non fa frutto e non lo fa nonostante tutta la pazienza di Dio, alla fine verrร tagliato'”.
C’รจ un annuncio di Misericordia, di pazienza, ma viene messo come obiettivo necessario e indispensabile la conversione, la fruttuositร . Non si dice: “Dio รจ paziente e comunque andrร bene. Qualunque cosa succeda il Signore farร finta di niente”. Gesรน sta proponendo un Dio paziente, misericordioso, che perdona sempre, che รจ disposto ad accogliere sempre, ma chi si converte, chi si pente. Non dimentichiamoci questo aspetto: Signore perdona semper non significa che non tiene conto del peccato, che ognuno puรฒ fare quello che vuole e intanto alla fine sarร la stessa. Il Signore perdona sempre quelli che gli chiedono perdono, il Signore accoglie con grande piacere quelli che tornano a lui, quelli che riconoscono di avere sbagliato e cambiano mentalitร , e il Signore dร loro la possibilitร di una vita nuova continuamente. Non si stanca mai di accogliere i peccatori, ma i peccatori pentiti, i peccatori che vogliono cambiare vita e non essere piรน peccatori. La Misericordia di Dio รจ terapia che trasforma i peccatori in Santi.
La prima lettura, come sappiamo bene in Quaresima, ci fa percorrere le tappe della storia della salvezza. Terza domenica di Quaresima, ogni anno ci propone la figura di Mosรจ. La prima domenica abbiamo visto gli inizi, la seconda Abramo, la terza Mosรจ: รจ l’evento centrale della rivelazione di Dio con il dono dell’Alleanza e la liberazione dall’Egitto.
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Quest’anno ci viene proposto il racconto della vocazione di Mosรจ. ร un uomo di 80 anni, non un giovanotto, un uomo segnato dalla vita, un fallito che si era rifatto un’esistenza all’estero. E quando pensava che tutto ormai era finito, venne sorpreso da Dio e nel Roveto ardente, in quel fuoco che arde senza distruggere, incontrรฒ il Signore. Il quale gli disse di avere visto la condizione del popolo, di avere sentito il grido. Ecco la Misericordia di Dio: ha visto che il popolo sta male, si รจ preso a cuore quella sofferenza e interviene per salvarlo. Perรฒ il fatto strano รจ che Dio interviene e manda Mosรจ: “Sono sceso per liberare il mio popolo. Quindi vai tu“.
E Mosรจ gli dice: “Chi sono io per andare?“. “Io sarรฒ con te“. “E tu chi sei per mandarmi?“. Ecco la grande domanda: Mosรจ non conosce ancora il Signore, gli chiede: “Tu chi sei? Se mi chiedono il tuo nome, che cosa risponderรฒ?“. E nel racconto dell’Esodo qui viene presentata la rivelazione del nome di Dio. In ebraico si scrive con quattro consonanti, per cui si chiama tetragramma. Tetra quattro, gramma lettere: quattro lettere sacre. E questo vocabolo, nome proprio, dalla tradizione ebraica viene considerato impronunciabile; abitualmente lo pronunciavano Adonai, che vuol dire Signore, e infatti noi traduciamo sempre con Signore o in greco Kyrios o in latino Dominus. Dio si rivela a Mosรจ come il Signore, colui che รจ con il suo eletto: “Io sono con te”. Mosรจ puรฒ andare in Egitto perchรฉ รจ accompagnato dal Signore ed รจ garantito dalla sua presenza.
“Il Signore ha pietร del suo popolo”, diremo al Salmo 102, lo splendido testo della Misericordia. “Celebrate il Signore per la sua misericordia; egli perdona le tue colpe, guarisce le tue malattie, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontร e di misericordia”. ร il grande testo che presenta la bontร di Dio nei confronti del suo popolo che ha bisogno di essere accolta. La salvezza funziona se รจ accettata dall’altra parte.
E nella seconda lettura l’apostolo Paolo mette in correlazione i fatti dell’Esodo con l’esperienza Cristiana. E dice: “Quello che รจ capitato agli antichi israeliti nelle vicende dell’Esodo era una figura, un typos, un modello, un esempio per noi. Noi dobbiamo imparare da quelle antiche letture a non fare gli sbagli che hanno fatto loro, perchรฉ quelli sono stati liberati, sono passati attraverso il mare, sono stati aiutati nel deserto, sono stati guidati da Dio, ma sono morti tutti nel deserto”. Attenzione, dice l’apostolo ai cristiani di Corinto, perchรฉ voi avete ricevuto il battesimo, fate la comunione, avete ricevuto cioรจ tante grazie da parte di Dio, ma rischiate di non averne un beneficio come il fico sterile. ร necessario che quelle vicende vi aiutino a cambiare mentalitร , che portino frutto nella vostra vita. La Misericordia di Dio ci guarisca dalle nostre infedeltร e ci renda fruttuosi.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV