Giuseppe, onesto carpentiere, vive solamente della fatica delle proprie mani. Uomo giusto, ritiene doveroso che a ciascuno fosse dato il suo, nulla piรน di quanto gli spetti. ยซNon rubare!ยป: il comandamento lo ha ben scolpito.
Quel figlio non รจ suo, non lo ha fatto lui, e allora per onore di giustizia giunge a pensare che non puรฒ, anzi non deve accettarlo. Sarebbe ingiusto. Ma del resto neppure Maria si merita un pubblico ripudio. Che fare, allora? Nel fondo della sua coscienza, un dono altrettanto immeritato lo accarezza, aprendolo alla logica anti-meritocratica della gratuitร .
ร assurdamente eccessiva per noi la grazia di Dio: non ne siamo mai meritevoli. Eppure accogliere questo dono del tutto immeritato โ lasciare che sia Dio a donare e donarsi a noi, che mai potremmo essere alla sua altezza โ รจ lโunico modo per entrare nel Regno, per partecipare della vita di Gesรน, per permettere la nostra divinizzazione.
Insomma: per essere felici, come desideriamo proprio tutti, ricordava ieri a Genova il domenicano Adrien Candiard. Che ha condiviso la riflessione di Thomas Merton: peccato รจ rifiutare lโamore dato gratuitamente. Candiard spiegava: ยซLa vita spirituale significa prendere il tempo di accettare di essere amati da Dioยป. Questo รจ ciรฒ che sceglie san Giuseppe.
- Pubblicitร -
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria โ Teologia allโIstituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dellโAssociazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale โNipoti di Maritainโ. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale allโISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dellโAccoglienza.
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Unโimmersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
Canale Telegram