HomeVangelo della Domenicadon Massimiliano Scalici - Commento al Vangelo del 16 Marzo 2025

don Massimiliano Scalici – Commento al Vangelo del 16 Marzo 2025

Domenica 16 Marzo 2025 - II DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 9,28b-36

Lo Spirito, il perdono e le riflessioni

Il commento di don Massimo descrive la trasfigurazione di Gesรน sul monte Tabor come una rivelazione della gloria e del vero volto di Dio, un evento desiderato da Mosรจ ed Elia sul Sinai, dove ebbero solo accenni della sua presenza.

Questa manifestazione in Gesรน Cristo rivela un aspetto divino inedito, caratterizzato da accoglienza e compagnia, come dimostrato dagli episodi biblici di Mosรจ ed Elia. La trasfigurazione anticipa la definitiva liberazione dell’umanitร  dal peccato e dalla tirannia, che si compirร  con l’esodo pasquale di Gesรน a Gerusalemme, la sua risurrezione e l’apertura del regno di Dio.

Infine, la luce sfolgorante e la nube sul monte prefigurano la presenza del Cristo risorto nella storia di coloro che accolgono la sua parola.

Ascolta “don Massimiliano Scalici – Commento al Vangelo del 16 Marzo 2025” su Spreaker.

Trascrizione dell’audio non rivista.

La trasfigurazione di Gesรน sul monte รจ un evento rivelativo che pone Gesรน come gloria e volto di Dio. Quella gloria e quel volto che Mosรจ ed Elia desideravano vedere. Essi, entrambi sul monte Sinai, non videro che le spalle e non sentirono che il fruscio del passaggio del Signore. Non era infatti ancora giunto il momento della manifestazione della gloria di Dio agli uomini.

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Finalmente la gloria e il volto di Dio si manifesteranno sul monte alto sul quale Gesรน sale con i discepoli piรน problematici, Simone testardo come una pietra e Giacomo e Giovanni irrascibili come un tuono. L’evangelista Luca ci dice che il volto di Gesรน diventรฒ altro, o meglio un altro. Quello che rivela Gesรน Cristo รจ infatti un volto inedito e inaspettato di Dio. รˆ il volto di uno che ti apre le porte di casa facendoti trovare un fuoco e dandoti l’acqua per lavarti i piedi, come accadde sul Sinai per il fuggiasco Mosรจ. รˆ il volto di un compagno di viaggio, la cui mano, come brezza leggera, accarezza il volto amareggiato del fuggiasco Elia, come accadde a quest’ultimo sull’Oreb.

Insomma, tutto ciรฒ che l’Oreb Sinai preannunciava si manifesta sul Tabor nel volto dell’uomo Cristo Gesรน e nell’annuncio del suo esodo pasquale a Gerusalemme nella cittร  santa. Infatti, infatti si compirร  la definitiva liberazione dell’uomo da ciรฒ che l’Egitto e il faraone prefiguravano, come pure da ciรฒ che Akab e Gezabele simbolizzavano. L’idolatria, vera schiavitรน dell’uomo e la tirannia del diavolo. Gesรน infatti vincerร  quest’ultimo e aprirร  il regno di Dio a tutti coloro che ascolteranno il Vangelo. Vera Torร  e compimento della parola dei profeti.

La luce sfolgorante di Gesรน trasfigurato e la nube che avvolge i discepoli sul monte anticipano cosรฌ la risurrezione di Gesรน e la presenza del risorto nella storia e nella vita di chi lo ascolta quale parola di Dio e lo accoglie quale figlio del Padre. Buon Esodo Pasquale a tutti voi cari amici e buona seconda domenica di Quaresima.

Qui anche il video commento di qualche anno fa.

don Massimiliano Scalici dal suo canale Telegram.

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