Lo sguardo di Dio dร luce e non mi giudica
ร tutta una questione di occhi, รจ sempre una questione di occhi.
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Quando Dio creรฒ il mondo โvideโ che era bello e buono, e sussultรฒ di gioia anche davanti ad Adamo perchรฉ โvideโ in lui le sue infinite possibilitร , โvideโ la sua luce nonostante le ombre. Lโocchio di Dio sa vedere il fiore nel seme, la spiga nel chicco e la promessa di futuro che ognuno porta in sรฉ, racchiusa nel cuore.
โSi cresce solo se si รจ sognatiโ scriveva Danilo Dolci e Dio sogna, eccome se sogna: Lui sogna sempre in grande quando ci guarda. Io invece perchรฉ mi ostino a cercare le ombre anzichรฉ la luce? I miei occhi, accecati dalle schegge del rancore o della rabbia, oppure appannati dalla malinconia e dalla angoscia, distorcono la realtร , la trasfigurano, proiettano sullโaltro i miei fantasmi: e allora le mancanze e gli errori degli altri mi sembrano unโonda minacciosa pronta a farmi affogare, un masso in bilico messo lร apposta per schiacciarmi.
Vedo ciรฒ che non cโรจ e ne ho paura; non mi accorgo che quel che sto guardando รจ il risultato di una visione falsa, contraffatta da ciรฒ che mi porto dentro, dalla mia imperfezione che รจ del tutto uguale, se non maggiore, a quella del mio fratello o della mia sorella. Ipocrita, sรฌ, e anche presuntuoso.
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