Con parole rudi, certamente per far penetrare meglio il suo insegnamento nei nostri cuori duri, Gesรน ricorda una delle componenti fondamentali della vita cristiana: essere discepoli.
Chi vuole condurre da solo la propria vita รจ un cieco che conduce un cieco; il buon frutto si trova su di un albero solido, e si รจ sempre cattivi giudici di se stessi se qualcuno non ci aiuta.
Il maestro รจ Gesรน, e noi siamo i suoi discepoli, cioรจ coloro che si lasciano istruire da lui, che riconoscono la sua autoritร sovrana e si fidano delle sue parole. Ma beato colui che, sulla terra, ha saputo scoprire i portavoce di questa autoritร , i maestri che non sono di ostacolo allโunico maestro, ma che attualizzano, concretizzano la sua parola, le sue esigenze, ma anche il suo amore attento.
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Vi sono i maestri secondo lโistituzione, quelli che la Chiesa ci dร , e riconosce come tali. E vi sono quelli che, nascosti, si lasciano riconoscere dai cuori preparati.
Ogni uomo deve, nel corso di tutta la sua vita, riconoscersi discepolo di Gesรน: seguirlo, obbedirgli e quindi ascoltarlo, al fine di mettere in pratica il suo insegnamento che conduce tutti alla vita eterna del Padre dei Cieli.
Fonte: per gentile concessione di don Sergio Carettoni dal suo blog.