Siamo giunti allโultima parte del discorso della pianura, dove Luca pare abbia raccolto e rielaborato un po’ del materiale matteiano. I diversi detti metaforici qui presenti affrontano il tema del discernimento.
ยซDa dove deriviamo i criteri di discernimento? Cercate di capire: andiamo insieme uniti col cuore e chiediamo. Vigila la caritร stessa, poichรฉ sarร essa a picchiare, essa ad aprireยป (SantโAgostino, Omelia 6, 13).
Nella sua recente Enciclica, Papa Francesco ci chiede di recuperare lโimportanza del cuore: ยซin questo mondo liquido รจ necessario parlare nuovamente del cuore; mirare lรฌ dove ogni persona, di ogni categoria e condizione, fa la sua sintesiยป (Dilexit nos, 9). Siamo invitati a scendere nel profondo di noi stessi, perchรฉ tutto quello che รจ nel cuore viene rivelato dalla nostra bocca e dalle nostre azioni.
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Quando non ci guardiamo dentro diventiamo ciechi e, paradossalmente, pretendiamo di vedere bene negli altri. Il rischio รจ allora quello di voler togliere la pagliuzza nellโocchio dellโaltro, senza accorgersi della trave – unโanemia di misericordia! – che รจ nel proprio occhio.
Dalla bocca possono uscire parole di vita o di morte: โmorte e vita sono in potere della linguaโ (Pr 18,21). Le parole infatti possono far bene, consolare, edificare, ma anche far male, arrivando fino a โuccidereโ qualcuno quando sono menzognere.
Le nostre azioni saranno buone quando la motivazione/intenzione che ci ha spinto a porle in essere รจ buona.
Chiediamo al Signore la grazia di parlare e agire a partire dal cuore.
IN PREGHIERA
Aiutami, Signore, a trarre solo il buono dal tesoro del mio cuore!
DOMANDE PER NOI
- โ Quanto sono consapevole di ciรฒ che ho nel mio cuore?
- โ In genere quali parole escono dalla mia bocca?
- โ Quale ammonizione sento rivolta a me?
Chi รจ don Nicola
Don Nicola Galante รจ un presbitero dell’arcidiocesi di Capua, parroco, cappellano volontario in alcuni luoghi di cura e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute.