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don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2025

Domenica 16 Febbraio 2025 - VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,17.20-26

ยซNon io, ma Dioยป

ยซBeato lui!ยป. ยซBeata lei!ยป. Sono esclamazioni in genere riferite a persone ricche, benestanti, che hanno una bella casa o una supercar o che hanno fatto carriera nella vita.

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Ben diverse le โ€œbeatitudiniโ€ di Gesรน, specialmente del vangelo di Luca, piรน โ€œradicaliโ€ rispetto a quelle di Matteo: ยซBeati voi, poveriโ€ฆ Beati voi, che ora avete fameโ€ฆ Beati voi, che ora piangete… Beati voi, quando vi odieranno, vi escluderanno e vi disprezzerannoโ€ฆยป.

A quali beatitudini noi crediamo?

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Se non si entra in una โ€œlogica di fedeโ€ le beatitudini evangeliche sembrano assurde. Per entrare in una logica di fede occorre avere incontrato Gesรน e avere fatto unโ€™esperienza trasformante dellโ€™Amore di Dio. Allora ciรฒ che รจ assurdo agli occhi degli uomini, appare la realtร  piรน luminosa della vita ai nostri occhi.

Lโ€™incontro di Gesรน porta a una โ€œrivoluzione copernicanaโ€: รจ la scoperta che al centro della vita non cโ€™รจ il nostro IO, ma DIO e il suo Amore. ยซNon io, ma Dioยป, era il bellissimo motto del Beato Carlo Acutis, che con quattro parole riassumeva lโ€™essenza della spiritualitร  cristiana. รˆ esattamente ciรฒ che si legge nella prima lettura, dal libro del profeta Geremia: ยซMaledetto lโ€™uomo che confida nellโ€™uomoโ€ฆ Benedetto lโ€™uomo che confida nel Signore!ยป.

La chiave รจ in questo verbo: โ€œconfidareโ€, che nel suo significato ebraico significa โ€œappoggiarsiโ€, โ€œpoggiare i piedi suโ€, โ€œporre le propria fondamenta suโ€. ย Il povero, lโ€™afflitto, lโ€™affamato e il perseguitato non sono certamente beati per la loro condizione di sofferenza, ma lo sono perchรฉ, avendo incontrato il Cristo crocifisso e risorto, hanno scelto di fondare la casa della loro vita sulla roccia indistruttibile dellโ€™Amore di Dio: nella condizione di sofferenza hanno saputo trovare in Lui la vera ricchezza, la forza, il nutrimento e il rifugio. E sono divenuti ยซcome un albero piantato lungo un corso dโ€™acquaยป, che ยซnon teme la siccitร ยปย  e ยซnon smette di produrre fruttiยป.

Don Francesco

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