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don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 9 Febbraio 2025

Domenica 9 Febbraio 2025 - V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 5,1-11

Chiamata โ€“ Risposta โ€“ Coraggio!

Il profeta Isaia, nella prima lettura, ci racconta la sua folgorante esperienza nel tempio. Unโ€™esperienza che lo segna profondamente e lo trasforma. Egli vede il Signore seduto sul trono, circondato da serafini, in unโ€™esplosione di santitร  e di gloria. Isaia, di fronte a tale maestร , รจ sopraffatto dalla consapevolezza della propria indegnitร  tanto da esclamare: ยซOhimรจ! Io sono perduto, perchรฉ un uomo dalle labbra impure io sonoยป. Ma ecco che la grazia divina interviene. Un serafino tocca le sue labbra con un carbone ardente purificandolo dal peccato. E a quel punto, Isaia, reso puro e disponibile, ode la voce di Dio: ยซChi manderรฒ e chi andrร  per noi?ยป. La risposta di Isaia รจ immediata, generosa, totale: ยซEccomi, manda me!ยป.

Questo racconto di Isaia ci introduce perfettamente al cuore del Vangelo di oggi, tratto da Luca. La pagina del Vangelo, che abbiamo ascoltato, ci immerge in una scena di vita quotidiana, una scena di pesca sul lago di Gennรจsaret. Ma questa scena, apparentemente ordinaria, รจ in realtร  il punto di partenza di una chiamata straordinaria, una chiamata che avrebbe cambiato per sempre la vita di alcuni uomini.

Gesรน, il Maestro, si trova sulla riva del lago. La folla lo circonda, desiderosa di ascoltare la sua parola. Gesรน sale sulla barca di Simone, un pescatore, e lo prega ยซdi discostarsi un poco da terraยป e da lรฌ inizia a insegnare. Immaginiamo la scena: il lago calmo, il sole che illumina le acque, le barche dei pescatori intorno. E poi la voce di Gesรน, che rompe il silenzio e cattura lโ€™attenzione di tutti.

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Dopo aver parlato alla folla, Gesรน si rivolge a Simone con una richiesta insolita: ยซPrendi il largo e gettate le reti per la pescaยป. Simone, un pescatore esperto, sa bene che quella non รจ lโ€™ora adatta per pescare. Hanno lavorato tutta la notte senza prendere nulla. Ma nonostante ciรฒ, Simone risponde: ยซMaestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterรฒ le retiยป. E qui avviene il miracolo. Le reti si riempiono di una quantitร  incredibile di pesci, tanto che le barche rischiano di affondare. Simone e i suoi compagni sono sopraffatti dallo stupore. Di fronte a questa manifestazione della potenza di Gesรน, Simone prova un senso di timore e di indegnitร . Si getta alle ginocchia di Gesรน, dicendo: ยซSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreยป. Oppure come Isaia, che nella prima lettura si sente indegno: ยซun uomo dalle labbra impure io sonoยป, o per Paolo che si definisce, come abbiamo ascoltato nella seconda lettura: ยซil piรน piccolo tra gli apostoliยป. Ciรฒ significa che Gesรน, non cerca persone perfette, ma cuori disponibili.  

Lโ€™atteggiamento di Pietro รจ un momento di profonda umiltร , di riconoscimento della propria fragilitร  umana di fronte alla santitร  di Dio. Ma la risposta di Gesรน รจ tuttโ€™altro che di condanna o di rifiuto. Al contrario, รจ una parola di incoraggiamento, di fiducia. Lโ€™evangelista Luca, infatti, scrive che Gesรน lo rassicura dicendogli: ยซNon temere; dโ€™ora in poi sarai pescatore di uominiยป. Queste parole trasformano la paura di Simone in coraggio, la sua indegnitร  in vocazione. Gesรน, dunque, non lo allontana, ma lo chiama a seguirlo, a diventare suo discepolo, a partecipare alla sua missione. E qual รจ la risposta di Simone e dei suoi compagni, Giacomo e Giovanni? Il Vangelo ci dice con una semplicitร  disarmante: ยซE, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguironoยป. Queste poche parole racchiudono la radicalitร  della loro scelta, la totalitร  della loro adesione a Gesรน.

Ebbene, questa pagina del Vangelo ci invita a riflettere su diversi aspetti.

Innanzitutto, sulla chiamata di Gesรน. Gesรน chiama persone comuni, persone che svolgono un lavoro umile, persone che hanno le loro fragilitร  e i loro limiti. Non cerca eroi o persone perfette, ma persone disposte a mettersi in gioco, a fidarsi di lui, a seguirlo sulla sua strada.

In secondo luogo, sulla risposta di Simone e degli altri pescatori. La loro risposta รจ un atto di fede, un atto di abbandono. Lasciano tutto ciรฒ che hanno, la loro vita di sempre, per seguire Gesรน. Non sanno dove li porterร , ma si fidano di lui.

Infine, sul coraggio di lasciare. Seguire Gesรน significa a volte lasciare le proprie sicurezze, le proprie abitudini, il proprio modo di vivere. Significa essere pronti a cambiare, a mettere in discussione le proprie scelte, a volte anche a rinunciare a qualcosa di importante.

Anche noi siamo chiamati da Gesรน. Anche noi siamo invitati a seguirlo, a lasciare tutto ciรฒ che ci impedisce di amarlo e di servirlo. Ma cosa significa ยซlasciare tuttoยป per seguire Gesรน? Significa forse abbandonare letteralmente ogni cosa, la famiglia, il lavoro, i beni materiali? In alcuni casi, la chiamata di Dio puรฒ essere cosรฌ radicale, e la storia della Chiesa รจ piena di esempi di santi che hanno lasciato tutto per amore di Cristo. Ma per la maggior parte di noi, ยซlasciare tuttoยป non significa necessariamente un abbandono materiale. Significa piuttosto un distacco interiore,  significa lasciare le nostre sicurezze umane, le nostre false certezze, le nostre ambizioni egoistiche, le nostre paure e resistenze. Significa lasciare il nostro โ€œioโ€ al centro della nostra vita per mettere al centro Cristo e il suo Vangelo. Significa lasciare le nostre โ€œretiโ€, ciรฒ che ci impedisce di seguire pienamente Gesรน, ciรฒ che ci trattiene prigionieri delle nostre abitudini e dei nostri schemi mentali.

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Le โ€œretiโ€ possono essere tante: lโ€™attaccamento eccessivo ai beni materiali, la ricerca sfrenata del successo e del potere, la paura del giudizio degli altri, la pigrizia spirituale, lโ€™orgoglio che ci impedisce di riconoscere i nostri limiti e di chiedere aiuto a Dio. Tutte queste โ€œretiโ€ ci imprigionano e ci impediscono di navigare in โ€œmare apertoโ€ con Gesรน, di gettare le nostre reti per una pesca abbondante, una pesca di anime.

Gesรน, dunque, ci chiama a seguirlo, a diventare suoi discepoli, a partecipare alla sua missione di ยซpescatori di uominiยป. La sua chiamata risuona nel profondo del nostro cuore, spesso in modo silenzioso e discreto, ma sempre pressante e amorevole.

Come Isaia, come san Paolo e come i primi discepoli, anche noi, di fronte alla chiamata di Gesรน, possiamo sentirci inadeguati, peccatori, indegni. Possiamo avere paura di lasciare le nostre sicurezze, di uscire dalla nostra zona di comfort, di affrontare lโ€™ignoto. Ma Gesรน ci dice come disse a Pietro: ยซNon temere!ยป. Non temere di fidarti di me, non temere di abbandonarti al mio amore, non temere di rispondere alla mia chiamata.

La risposta di Simone, Giacomo e Giovanni, ยซlasciarono tutto e lo seguironoยป, รจ un esempio luminoso per noi. รˆ un invito a vivere la nostra vita cristiana con radicalitร , con generositร , con entusiasmo. รˆ un invito a lasciarci trasformare dalla grazia di Dio, a lasciarci purificare come Isaia, a riconoscere la nostra piccolezza come Pietro, a rispondere con gioia e fiducia alla chiamata di Gesรน. Anche per noi, seguire Cristo significa essere trasformati in testimoni.   

E allora, qual รจ la nostra risposta? Siamo pronti a fidarci veramente della parola del Signore anche quando tutto va male nella nostra vita? Oppure ci lasciamo scoraggiare dai nostri fallimenti?

In questa Eucaristia chiediamo al Signore la grazia di saper ascoltare la sua voce che ci chiama, di saper rispondere alla sua chiamata con generositร  e coraggio, di saper lasciare tutto ciรฒ che ci allontana da lui. Ci aiuti la Vergine Maria a diventare veri ยซpescatori di uominiยป, affinchรฉ portiamo lโ€™amore e la gioia del Vangelo a tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino. Amen!

Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.

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