Vibrano
Vibrano gli stipiti delle porte del tempio di Gerusalemme, perchรฉ Dio lo riempie col lembo del suo mantello. E Isaia, affascinato, scosso, travolto da tanta bellezza, misura la distanza tra la sua poca fede e lโimmensa bellezza di Dio.
Vibra di passione il piรน piccolo fra gli apostoli che difende la comunitร che ha evangelizzato e che viene turbata da presunti โsuper-apostoliโ che denigrano il suo annuncio, primi di una lunga serie di sรฉ-dicenti avvocati di Dio.
Vibra il cuore di Simone, disincantato e stanco dopo una lunga e infruttuosa notte di pesca, che si ritrova, lui uomo di corda e di acqua, di odore di pesce e di notti insonni, a dare retta a quel perdigiorno di falegname e gli impresta la barca.
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Vibrano i nostri sensi, la nostra intelligenza, quando ci abbeveriamo alla Parola che illumina e orienta la nostra settimana. Bussola per condurre la nostra barca in questi tempi di onde agitate, di paure irrisolte, di comunitร in affanno.
Vibrano gli stipiti, perchรฉ Dio riempie le nostre piccole vite.
Lc 5,1-11 | Paolo Curtaz 18 kb 1 downloads
Quinta domenica durante lโanno, anno di Luca Is 6,1-2.3-8/1Cor 15,1-11/Lc 5,1-11 …Ressa
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La folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio.
Perchรฉ siamo assetati di parole divine, di parole che costruiscono, illuminano, orientano, incoraggiano, svelano, scuotono, riempiono.
Ascoltano le riflessioni dei rabbini, dei guaritori, degli scribi e quelle severe e credibili dei farisei, ma nessuna parola rimanda a Dio come quelle del Nazareno.
Nessuna di quelle parole accarezza lโanima. La accende. La provoca. Nessuna. Se non quelle del falegname fattosi profeta.
Allora fanno ressa, si accalcano, sgomitano per stargli accanto. Hanno camminato per ore, attirati dalle notizie che giungono dal lago e, infine, siedono, assetati.
E Gesรน li disseta.
Quando qualcuno con le sue parole ci smuove e ci spinge verso un mondo nuovo tutto, in noi, fiorisce.
Certo, alcuni ci manipolano, ci blandiscono, sono dei piazzisti, abili nel sedurre. Anche nelle cose di Dio, purtroppo.
Allora le loro parole prima accendono ma, ben presto, si affievoliscono e non lasciano traccia.
Altri invece, colpiscono come un pugno in pieno volto.
E ci cambiano la vita.
Gesรน รจ cosรฌ. Perchรฉ proferisce le parole stesse di Dio.
Delusioni
Mentre parla vede, con la coda dellโocchio, quei tali che stanno riassettando le reti.
Sono stanchi, si vede dai loro gesti affaticati. Sono delusi, lo immagina, vedendo le ceste tristemente vuote di pesci. Tacciono. In cuor loro, probabilmente, stanno giudicando quel perditempo che arringa le folle. E giudicano le folle che non hanno di meglio da fare che perdere il loro tempo ascoltando un matto.
E decide di coinvolgerli. Ha bisogno della loro barca.
Quella vuota.
Lo pregรฒ di scostarsi un poco da terra.
Gesรน prega Simone. ร gentile. Rispetta il suo dolore. Non irrompe nella sua vita sguaiatamente. Sa che in certi momenti della vita le parole hanno un peso. E possono definitivamente incrinare e distruggere.
Cosรฌ fa con noi, il Signore.
Ci raggiunge alla fine della notte. Quando le ceste sono vuote. E davanti abbiamo ancora una lunghissima giornata da portare a compimento.
Sale sulla mia barca vuota, in secca. Colma solo di fallimenti, di giudizi negativi, di peccato, di delusione, di amarezza. Come spesso accade. Anche se siamo discepoli. Anche se lo siamo da lunga data. Anche se, generosamente, abbiamo donato la nostra vita al Signore, spendendola per il Vangelo.
E, con garbo, pregando, ci invita scostarci dalla secca. Un poco, allโinizio.
Quella minima distanza necessaria a poter udire le sue parole divine e non il sordo brusio del nostro scoraggiamento e delle nostre lamentele.
Poi, quando Pietro, e noi, cominciamo a fidarci, osa.
Prendi il largo.
Non ha senso. Non ne hai la forza. Forse non lo vuoi nemmeno. Ma lโinvito รจ troppo gentile. E vai.
Sulla tua parola. Perchรฉ le tue parole mi hanno scosso.
Stupori
Pescano, e accade. La nave quasi affonda, serve aiuto.
Tutti sono indaffarati ed eccitati dalla pesca inattesa e sovrabbondante.
Tutti, eccetto Pietro. ร scosso. Invaso dallo stupore, lui e gli altri, annota Luca.
Stupito e stordito. Le emozioni debordano. Invadono ogni angolo della sua mente.
Gesรน ha chiesto una barca vuota. La restituisce colma.
Anche il cuore di Pietro รจ colmo. Spaventato.
Dunque รจ cosรฌ? Dio ti prega di aiutarlo? Anche quando sei sfinito e demotivato e arrabbiato? Anche quando non hai piรน nรฉ forza nรฉ desiderio? Sรฌ, certo.
Pietro vede la sua ombra , davanti a tutta quella luce. Unโombra cui, pure, Gesรน non ha fatto nemmeno cenno. Di cui non ha tenuto conto. Ha visto la barca vuota. Ha visto il suo volto deluso. Ha visto il suo limite. Ma non si รจ fermato.
Si butta in ginocchio, ora, Pietro.
Allontanati da me, sono un peccatore.
Sรฌ, รจ vero. E allora? Pensi davvero, Pietro, che il tuo limite limiti Dio?
Essere consapevole dei propri limiti รจ la condizione migliore per avvicinare dei fratelli e delle sorelle, per diventare pescatore di umanitร .
Siamo noi che vorremo essere puri e perfetti. Siamo noi che vorremmo essere lindi e immacolati. E sempre in forma. E coerenti. E credibili. Ed ammirevoli. Ed esemplari.
A Dio serve una barca. Meglio se vuota.
Se sgombra da tutte le nostre ansie e da tutti i nostri sogni di gloria. Questo รจ il vero miracolo.
Vibrano, gli stipiti del nostro cuore.
Dio ha bisogno di me.
Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.
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