HomeVangelo del Giornodon Antonello Iapicca - Vangelo del giorno - 5 Febbraio 2025

don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 5 Febbraio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 6,1-6

Oggi il Signore ci accompagna a Nazaret, la sua Patria. Si tratta di una tappa fondamentale sul cammino per diventare e rimanere cristiani. Come lo fu per i suoi discepoli, che in quel sabato fecero l’esperienza dello scandalo che covava nel cuore mimetizzato nellโ€™iniziale stupore.

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Un cristiano, infatti, รจ un profeta, e per compiere la sua missione deve imparare che sarร  โ€œdisprezzato nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa suaโ€. Per giungere alla libertร  senza la quale non si puรฒ annunciare e testimoniare la Veritร , cโ€™รจ un passaggio doloroso da affrontare.

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Occorre โ€œseguire Gesรนโ€ sin dentro le radici della nostra carne, perchรฉ รจ lรฌ che il demonio ha stretto la sua catena. E con lui attraversare lo scandalo per uscirne vittoriosi. Dobbiamo cioรจ sperimentare e assumere il rifiuto di Cristo che sgorga dalla carne, altrimenti resteremo invischiati nel sentimentalismo e nelle passioni, caricature dellโ€™amore che impediscono a Cristo di โ€œoperare il prodigioโ€ dellโ€™amore autentico.

Andiamo dunque a Nazaret, la nostra patria, ovvero la nostra famiglia di origine e quella che ci siamo formati, gli affetti e le abitudini, i criteri e i gusti, tutto ciรฒ che oggi ci definisce come cittadini di questo mondo, impedendoci di esserlo del Cielo. Vuoi dire che dobbiamo buttare via tutto? No, al contrario, รจ il passaggio per vivere pienamente ogni affetto!

Il Signore ci chiama oggi ad entrare nella veritร  per aprire gli occhi e riconoscere che la carne โ€œdisprezzaโ€ lโ€™insegnamento di Gesรน. Non puรฒ fare diversamente, perchรฉ รจ ferita dal peccato. Gelosie, invidie, competizioni, regolano i nostri legami; anche quando gli affetti sembrano piรน puri, cโ€™รจ sempre qualcosa di inconfessabile e di cui abbiamo paura che ne mina la limpidezza e la gratuitร .

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Come i compatrioti di Gesรน siamo imprigionati nell’orgoglio che ci schiaccia su quello che abbiamo giร  visto e crediamo di conoscere: il marito con cui sono sposata da “trent’anni” non puรฒ cambiare; nel figlio che ho “allevato” ho visto la ribellione, mi รจ impossibile credere che in lui si celi il mistero dell’opera di Dio.

Ci scandalizziamo, inciampiamo sullโ€™evidenza superficiale, e per questo frustriamo la volontร  di Dio. E questo รจ il peccato, il fallimento del progetto dโ€™amore nel quale siamo stati creati. Lo dobbiamo scoprire in noi, perchรฉ sarร  lo scandalo che la nostra vita nuova in Cristo genererร  negli altri, offrendoci cosรฌ la possibilitร  di assumerlo e convertirlo in amore e misericordia.

Per questo Gesรน dice che โ€œdobbiamo rinascere dall’altoโ€, entrare in un nuovo seno, che รจ quello della Chiesa, il fonte battesimale, da dove rinasce l’uomo nuovo, libero come il vento. Nella comunitร  cristiana, infatti, possiamo sperimentare la Nazaret trasfigurata dalla presenza di Cristo: essa รจ fatta di uomini e donne la cui carne รจ, a poco a poco, redenta dalla carne gloriosa di Cristo. E’ il passaggio dallo scandalo alla fede in Dio che si fa carne, che ha parenti e amici, che lavora a bottega, per salvare dalla corruzione ogni millimetro di umano.

Per questo nella comunione della Chiesa possiamo gustare la meraviglia dell’umanitร  redenta che diviene tempio dello Spirito Santo; mossi da Lui potremo perdonare e amare nella libertร , dando vita a relazioni nuove, anticipo del Cielo, che รจ la nostra vera Patria. Solo cosรฌ potremo vivere ogni affetto nell’amore di Cristo, e annunciare profeticamente al mondo la Patria celeste che ha smarrito e cerca disperatamente nella carne.

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